[Forum SIS] replica ad Alleva e Zuliani

Luca LA ROCCA luca.larocca a unimore.it
Gio 22 Ott 2020 13:46:52 CEST


Ho letto e riletto: l'ultimo paragrafo e' indubbiamente infelice
e il commento sull’indagine Ministero-Istat probabilmente ingeneroso,
ma davvero qualcuno su questa lista non vorrebbe avere
"un sistema di monitoraggio che integrasse stabilmente dati campionari
con quelli del sistema sanitario"?
Confesso che il testo di Allevi e Zuliani non mi aveva entusiasmato,
ma mi sembrava reiterassero una richiesta del tutto condivisibile.
Mi fermo qui (sulla soglia della politica).

Cari saluti a tutti,
Luca

Il 22/10/20 12:12, Mauro Gasparini ha scritto:
> 
> grazie Fabrizia, è quello che volevo dire anche in risposta a Luca.
> 
> 
> On 10/22/20 11:27 AM, Fabrizia Mealli wrote:
>> Cari soci,
>>
>> solo per dire che condivido la replica di Mauro Gasparini.  Forse non 
>> era nelle loro intenzioni ma confrontare "gli attuali 150000 tamponi 
>> giornalieri" sui sintomatici e sui contatti con un "campione 
>> probabilistico quindicinale" non ha molto senso e confonde le idee 
>> perche' si confondono obiettivi di tracciamento, screening e 
>> sorveglianza con quelli di indagine e analisi di sieroprevalenza.
>>
>> Cari saluti a tutti,
>>
>> Fabrizia
>>
>> Il giorno gio 22 ott 2020 alle ore 10:50 Luca LA ROCCA 
>> <luca.larocca at unimore.it <mailto:luca.larocca at unimore.it>> ha scritto:
>>
>>
>>     Buongiorno Mauro,
>>
>>     non conosco personalmente ne' Alleva ne' Zuliani,
>>     ma conosco te e sono perplesso dalla tua lettura del loro articolo:
>>     dove Alleva e Zuliani chiedono di *sostituire* l'attuale 
>> monitoraggio?
>>
>>     Te lo chiedo con l'unico obiettivo di fare chiarezza ed evitare
>>     fratture evitabili. Magari l'hanno scritto, ma io non l'ho letto
>>     e mi sembrerebbe una richiesta molto forte.
>>
>>     E' vero che ogni risorsa spesa in un modo non puo' essere spesa
>>     in un altro, ma e' anche vero che nessuna strategia puo' avere
>>     una sola gamba e anche nell'emergenza occorre provare a perseguire
>>     obiettivi conoscitivi di ampio respiro (Bletchley Park docet).
>>
>>     Dopo di che sono d'accordo con te (e probabilmente con molti altri
>>     su questa lista) che non tutti i problemi sono chiodi e di fronte a
>>     un bullone conviene cercare una chiave inglese... ci mancherebbe!
>>
>>     Cordialmente,
>>     Luca
>>
>>     Il 21/10/20 15:06, Mauro Gasparini ha scritto:
>>      > Cari soci e cari Alleva e Zuliani,
>>      >
>>      > ho scritto al Corriere una replica all'articolo di Alleva e 
>> Zuliani
>>      > citato in calce.
>>      > Poiché dubito che me la pubblichino, la spedisco anche a questa
>>     mailing
>>      > list i cui membri sono forse più interessati.
>>      >
>>      > Mauro Gasparini.
>>      >
>>      >
>>     
>> -------------------------------------------------------------------------
>>      >
>>      > Caro direttore del Corriere della Sera,
>>      >
>>      > da biostatistico voglio esprimere opinioni molto diverse da quelle
>>      > dei colleghi Alleva e Zuliani contenute nella lettera del 17 
>> Ottobre
>>      > 2020 al vostro giornale "La lotta al virus ha bisogno di dati",
>>      > di cui condivido solo il titolo
>>      > (vedasi il sito web
>>      >
>>     
>> https://www.corriere.it/opinioni/20_ottobre_17/10-cultura-documentogcorriere-web-sezioni-a6863426-10b2-11eb-bf58-6564bb782bca.shtml 
>>
>>
>>      >
>>      > )
>>      > I colleghi vorrebbero infatti sostituire all'attuale monitoraggio
>>      > intensivo di casi a rischio (cioé persone normali che per vari
>>     motivi
>>      > ritengono di essere stati a contatto con persone positive e
>>     richiedono
>>      > un tampone) un campionamento ripetuto nel tempo di screening di
>>      > popolazione con caratteristiche statistiche più convenzionali, 
>> cioé
>>      > campioni casuali dalla popolazione generale.
>>      > Tali campioni avrebbe vantaggi certi, come la correttezza 
>> statistica
>>      > (non sarebbero cioé affetti dalle distorsioni causate dalla 
>> selezione
>>      > di casi a rischio), la omogeneità (si potrebbe usare lo stesso
>>     tipo di
>>      > tampone per tutti) e la minore numerosità.
>>      >
>>      > Peccato che i colleghi che propongono tale metodo sembrano
>>     dimenticare
>>      > che siamo nel mezzo di un'epidemia globale e che è primario
>>     interesse
>>      > della società rallentare il contagio tramite operazioni di
>>     contenimento
>>      > e di identificazione dei focolai. E' quindi fondamentale
>>     esaminare in
>>      > primis i casi a rischio, utilizzando tutte le risorse disponibili.
>>      > Insomma, se vogliamo salvare delle vite sono meglio 150000 tamponi
>>      > mirati che 15 volte 10000 tamponi casuali.
>>      >
>>      > E' la metodologia statistica che si deve adeguare al tipo di dati
>>     che ha
>>      > di fronte e, tramite una opportuna modellistica dell'epidemia che
>>     molti
>>      > di noi statistici e data scientists sono in grado di fare e stanno
>>      > facendo, fare inferenza sulle quantità di interesse come R_t,
>>     incidenza
>>      > e prevalenza puntuali della malattia. In presenza di campionamento
>>      > distorto deve infati supplire la modellistica 
>> matematico-statistica.
>>      >
>>      > I colleghi Alleva e Zuliani invocano inoltre una "forza
>>     dell’obbligo di
>>      > risposta in virtù della rilevanza sanitaria", dimenticando che
>>     qualunque
>>      > rilevazione sanitaria, specialmente invasiva, nel nostro paese
>>      > democratico necessita di consenso informato. Non siamo mica in 
>> Cina!
>>      >
>>      > Infine, la critica di non avere raggiunto l'obiettivo dei 150000
>>     esami
>>      > sierologici nell'indagine Ministero della Salute-Istat è gratuita:
>>      > i colleghi sanno benissimo che nella situazione di smarrimento
>>      > ma, appunto, di democrazia ancora in vigore (grazie al cielo!),
>>      > in cui eravamo a Giugno tale tasso di risposte mancanti
>>      > fu del tutto fisiologico e, del resto, anticipato.
>>      > L'indagine ISTAT e la stima di prevalenza sierologica che fornì
>>      > rimangono a tutt'oggi una fonte di informazione importante
>>      > che ha guidato le scelte del governo, dei suoi consiglieri
>>     scientifici
>>      > e della società nel suo complesso.
>>      >
>>      > Mauro Gasparini
>>      > Ordinario di Statistica al Politecnico di Torino
>>      >
>>      >
>>      >
>>      > On 10/18/20 2:56 PM, Annalisa Cerquetti wrote:
>>      >> Cari tutti,
>>      >>
>>      >> visto oggi, giro il link
>>      >>
>>      >>
>>     
>> https://www.corriere.it/opinioni/20_ottobre_17/10-cultura-documentogcorriere-web-sezioni-a6863426-10b2-11eb-bf58-6564bb782bca.shtml 
>>
>>
>>      >>
>>      >>
>>      >> Annalisa
>>      >>
>>      >> _______________________________________________
>>      >> Sis mailing list
>>      >> Sis at stat.unipg.it <mailto:Sis at stat.unipg.it>
>>      >> http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>>      >>
>>      >
>>      >
>>     _______________________________________________
>>     Sis mailing list
>>     Sis at stat.unipg.it <mailto:Sis at stat.unipg.it>
>>     http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>>
>>
>>
>> -- 
>> /Fabrizia Mealli, PhD
>>
>> Professor of Statistics
>> Department of Statistics, Computer Science, Applications "Giuseppe 
>> Parenti" - University of Florence
>> http://local.disia.unifi.it/mealli/
>>
>> Director of the Florence Center for Data Science
>> http://datascience.unifi.it//
>>
>> _______________________________________________
>> Sis mailing list
>> Sis at stat.unipg.it
>> http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>>
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