[Forum SIS] replica ad Alleva e Zuliani
Mauro Gasparini
gasparini a calvino.polito.it
Mer 21 Ott 2020 15:06:42 CEST
Cari soci e cari Alleva e Zuliani,
ho scritto al Corriere una replica all'articolo di Alleva e Zuliani
citato in calce.
Poiché dubito che me la pubblichino, la spedisco anche a questa mailing
list i cui membri sono forse più interessati.
Mauro Gasparini.
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Caro direttore del Corriere della Sera,
da biostatistico voglio esprimere opinioni molto diverse da quelle
dei colleghi Alleva e Zuliani contenute nella lettera del 17 Ottobre
2020 al vostro giornale "La lotta al virus ha bisogno di dati",
di cui condivido solo il titolo
(vedasi il sito web
https://www.corriere.it/opinioni/20_ottobre_17/10-cultura-documentogcorriere-web-sezioni-a6863426-10b2-11eb-bf58-6564bb782bca.shtml
)
I colleghi vorrebbero infatti sostituire all'attuale monitoraggio
intensivo di casi a rischio (cioé persone normali che per vari motivi
ritengono di essere stati a contatto con persone positive e richiedono
un tampone) un campionamento ripetuto nel tempo di screening di
popolazione con caratteristiche statistiche più convenzionali, cioé
campioni casuali dalla popolazione generale.
Tali campioni avrebbe vantaggi certi, come la correttezza statistica
(non sarebbero cioé affetti dalle distorsioni causate dalla selezione
di casi a rischio), la omogeneità (si potrebbe usare lo stesso tipo di
tampone per tutti) e la minore numerosità.
Peccato che i colleghi che propongono tale metodo sembrano dimenticare
che siamo nel mezzo di un'epidemia globale e che è primario interesse
della società rallentare il contagio tramite operazioni di contenimento
e di identificazione dei focolai. E' quindi fondamentale esaminare in
primis i casi a rischio, utilizzando tutte le risorse disponibili.
Insomma, se vogliamo salvare delle vite sono meglio 150000 tamponi
mirati che 15 volte 10000 tamponi casuali.
E' la metodologia statistica che si deve adeguare al tipo di dati che ha
di fronte e, tramite una opportuna modellistica dell'epidemia che molti
di noi statistici e data scientists sono in grado di fare e stanno
facendo, fare inferenza sulle quantità di interesse come R_t, incidenza
e prevalenza puntuali della malattia. In presenza di campionamento
distorto deve infati supplire la modellistica matematico-statistica.
I colleghi Alleva e Zuliani invocano inoltre una "forza dell’obbligo di
risposta in virtù della rilevanza sanitaria", dimenticando che qualunque
rilevazione sanitaria, specialmente invasiva, nel nostro paese
democratico necessita di consenso informato. Non siamo mica in Cina!
Infine, la critica di non avere raggiunto l'obiettivo dei 150000 esami
sierologici nell'indagine Ministero della Salute-Istat è gratuita:
i colleghi sanno benissimo che nella situazione di smarrimento
ma, appunto, di democrazia ancora in vigore (grazie al cielo!),
in cui eravamo a Giugno tale tasso di risposte mancanti
fu del tutto fisiologico e, del resto, anticipato.
L'indagine ISTAT e la stima di prevalenza sierologica che fornì
rimangono a tutt'oggi una fonte di informazione importante
che ha guidato le scelte del governo, dei suoi consiglieri scientifici
e della società nel suo complesso.
Mauro Gasparini
Ordinario di Statistica al Politecnico di Torino
On 10/18/20 2:56 PM, Annalisa Cerquetti wrote:
> Cari tutti,
>
> visto oggi, giro il link
>
> https://www.corriere.it/opinioni/20_ottobre_17/10-cultura-documentogcorriere-web-sezioni-a6863426-10b2-11eb-bf58-6564bb782bca.shtml
>
> Annalisa
>
> _______________________________________________
> Sis mailing list
> Sis a stat.unipg.it
> http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>
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Mauro Gasparini
Full Professor of Statistics and Head
Dipartimento di Scienze Matematiche
Politecnico di Torino
Corso Duca degli Abruzzi 24 I-10129 Torino, Italy
tel: +39 011 090 7546
fax: +39 011 090 7599
email: gasparini a calvino.polito.it
www: http://calvino.polito.it/~gasparini/
ORCID: http://orcid.org/0000-0001-8011-4005
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