[Forum SIS] Modello per la fase 2

Stefano Maruelli robotec2 a netsurf.it
Lun 13 Apr 2020 18:46:19 CEST


E purtroppo arrivano sempre più testimonianze del fatto che 
misteriosamente negli ospedali si muoia solo più di Covid19.

E' l'ora di protocolli e direttive di controllo serie.


Stefano Maruelli


Il 13/04/2020 16:24, Annalisa Cerquetti ha scritto:
> Il dato relativo ai decessi giornalieri purtroppo non e' poi molto 
> piu' "robusto" di tutti gli altri, come indicatore dell'andamento 
> dell'epidemia.
> Infatti, non solo come Richardson e Spiegelhalter sottolineano risente 
> inevitabilmente del fatto che e' relativo soltanto alle morti in 
> ospedale successive a tampone che abbia indicato la positivita' del 
> paziente, ma arriva con notevole ritardo rispetto alla reale 
> diffusione del virus.
>
> Questa animazione spiega perche':
> https://video.twimg.com/tweet_video/EVXnQ0bVAAAJn5s.mp4
>
> A.
>
>
>
> On Mon, Apr 13, 2020 at 4:49 PM Fabrizia Mealli 
> <fabrizia.mealli a unifi.it <mailto:fabrizia.mealli a unifi.it>> wrote:
>
>     Caro Paolo, caro Giuseppe,
>
>     concordo pienamente con Paolo. Queste stesse cose che ci stiamo
>     dicendo (compresi i limiti dei dati attuali) sono riassunte da
>     /Sylvia Richardson, director, MRC Biostatistics Unit, president
>     elect of the Royal Statistical Society e David Spiegelhalter,
>     chairman, Winton Centre for Risk and Evidence Communication/
>     https://www.theguardian.com/world/2020/apr/12/coronavirus-statistics-what-can-we-trust-and-what-should-we-ignore?CMP=Share_iOSApp_Other
>
>     nell'articolo che ci ha segnalato Annalisa stamani; sono cose che,
>     se puo' servire, ho personalmente ribadito in una clip molto
>     divulgativa fatta per l'Università di Firenze che potete vedere
>     qua, insieme ad un aggiornamento sulle cose che stiamo  facendo
>     https://datascience.unifi.it/index.php/projects/covid-19-fds/covid-19-disia/
>     Questi nostri lavori, così come quelli di Paolo e di altri
>     statistici, fanno parte della prima classe di modelli che anche
>     Sylvia e David ritengono adeguati (modelli per lo studio delle
>     epidemie) e che possono essere stimati (con la relativa
>     quantificazione dell'incertezza) sui dati disponibili (ad esempio
>     usando solo la serie giornaliera dei decessi) facendo opportuni
>     aggiustamenti e chiarendone le ipotesi, possono servire per
>     stimare infetti, R0, prevedere scenari futuri; mentre i modelli
>     della seconda classe (modelli di previsione sulla base dei dati
>     osservati), gli inglesi che sono molto diplomatici dicono che sono
>     da utilizzare con "extreme caution" e sono molto poco robusti.
>
>     Un caro saluto
>
>     Fabrizia
>
>
>
>
>     Il giorno lun 13 apr 2020 alle ore 16:06 giuseppe Arbia
>     <giuseppearbia13 a gmail.com <mailto:giuseppearbia13 a gmail.com>> ha
>     scritto:
>
>         D'accordissimo con te, Paolo. Giustissima osservazione.
>
>         Ho già proposto in CD della SIS di prendere posizione
>         ufficiale contro i fake-models che portano nocumento
>         all'immagine della nostra disciplina e alimentano critiche
>         come quella di Ghibellini sul Sole24ore. Chiederò di
>         aggiungere al documento questa tua  osservazione.  Potremmo,
>         in effetti, richiedere che chi presenta risultati di modelli
>         aggiunga una misura della loro incertezza come suggerisci.
>         (anche se nel caso di specie della fondazione GISBE, ci
>         risponderebbero che R2 è alto è il p-value 0.0001. Lì è il
>         modello che è sbagliato alla radice).
>
>         Legato a quanto dici tu c'è anche il discorso che, come
>         osservi, mentre aspettiamo la preparazione di ingredienti
>         migliori bisogna pur mangiare.
>         Anche qui c'è un lavoro da fare per tirare fuori il meglio dai
>         dati relativamente più affidabili, ad esempio quelli  sulle
>         morti e sulle terapie intensive. I primi possono essere
>         cross-validati dalle statistiche demografiche, dei secondi non
>         abbiamo grossi motivi di dubitare circa la loro esattezza.
>         Entrambi possono dirci molto sull'andamento degli effetti
>         dell'epidemia sulla tenuta sistema sanitario.
>
>         Giuseppe
>
>
>         Il giorno lun 13 apr 2020 alle ore 14:31 Paolo Giudici
>         <paolo.giudici a unipv.it <mailto:paolo.giudici a unipv.it>> ha
>         scritto:
>
>             Grazie, Giuseppe.
>
>             Personalmente credo che, mentre aspettiamo la preparazione
>             degli ingredienti (dati) migliori dobbiamo nutrirci, anche
>             se in modo  magari non "ottimale".
>
>             Oltre a modelli "imperfetti, ma utili" noi statistici
>             sappiamo anche come misurare gli errori dei nostri
>             modelli, e confrontarli in quel senso.
>             Un pò come facciamo tutti i giorni scegliendo,
>             specialmente in rete, "il prodotto o servizio migliore"
>             (che spesso è il "meno peggiore").
>
>             Bontà di adattamento, capacità predittiva,
>             robustezza,.....,  sono tutti termini a noi noti, che non
>             mi sembrano molto usati nel dibattito in corso, però.
>
>             Perchè non proporre agli esperti, oltre alla ricerca di
>             ingredienti migliori, anche dei criteri di  valutazione
>             dei modelli? E magari proporre di riportare, oltre alle
>             curve di contagio e oltre alle previsioni, la loro
>              incertezza e/o  capacità predittiva?
>
>             Un caro saluto pasquale a tutti,
>             Paolo
>
>             Paolo Giudici
>             Professor of Statistics
>             University of Pavia
>             Research Profile:
>             https://www.scopus.com/authid/detail.uri?authorId=23491813000
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>             Il giorno lun 13 apr 2020 alle ore 12:03 giuseppe Arbia
>             <giuseppearbia13 a gmail.com
>             <mailto:giuseppearbia13 a gmail.com>> ha scritto:
>
>                 Vi segnalo il mio contributo di oggi su
>                 sussidiario.net <http://sussidiario.net>:
>
>                 https://www.ilsussidiario.net/news/fase-2-quando-iniziera-ecco-perche-i-numeri-non-bastano-a-rispondere/2008955/
>
>                 dove valorizzo l'attività della SIS di questi giorni e
>                 metto in guardia sui fake-models.
>                 Tra le altre cose critico l'articolo di Corbellini sul
>                 sole24ore segnalato dal Roberto Benedetti (che
>                 ringrazio per questo) su questo Forum intitolato ”Se
>                 mentono pure i numeri”, il quale usava strumentalmente
>                 la frase Box per screditare la modellistica statistica.
>
>
>
>
>
>
>
>
>
>                 Il giorno lun 13 apr 2020 alle ore 09:05 Stefano
>                 Maruelli <robotec2 a netsurf.it
>                 <mailto:robotec2 a netsurf.it>> ha scritto:
>
>                     Come già detto ho SUBITO sollecitato i Ministeri
>                     alla formazione
>
>                     di un gruppo di esperti statistici
>
>                     per consentire di fornire agli esperti
>                     epidemiologi (con il supporto
>                     dei virologi)
>
>                     dati quantitativi
>
>                     in modo da poter intraprendere immediatamente
>
>                     azioni di verifica e quindi interventi correttivi.
>
>                     Questa epidemia (fortunatamente di un virus meno
>                     pericoloso
>                     dell'influenza... secondo alcuni esperti...) ha
>                     messo in luce le gravi
>                     lacune di un sistema disorganizzato e totalmente
>                     privo di quello che una
>                     volta si chiamava il consiglio dei "saggi".
>
>                     Persone che in una vita di pratica ed osservazione
>                     riescono a
>                     riconoscere schemi ricorrenti che portano a
>                     risultati negativi, come
>                     quelli correttivi che portano a risultati positivi...
>
>                     Senza questa capacità di analisi empirica 8cioè di
>                     saper galleggiare
>                     sulle sabbie mobili), qualsiasi dato sarà viziato
>                     ed inutile, qualsiasi
>                     previsione falsa in partenza...
>
>                     I dati che era importante ottenere, oltre a numero
>                     complessivo di
>                     contagiati, gravi e decessi
>
>                       erano quelli relativi ai "vettori" principali
>                     della diffusione.
>
>                     Questi dati, però, erano già CHIARI da subito:
>
>                     - contagiati
>
>                     - motivi/luoghi di assembramento
>
>                     - trasporti
>
>                     - ospedali
>
>                     - personale sanitario
>
>
>
>                     Come ripetutamente sollecitato dagli amici Cinesi
>                     che già avevano
>                     vissuto il problema in tutta la sua gravità
>
>                     - non è stato effettuato il Lock-Down immediato
>
>                     - non sono stati interrotti i trasporti pubblici
>
>                     MA IL FATTO PIU' GRAVE E' STATA, (ed è a tutt'oggi
>                     !) LA MANCANZA DI
>                     ISOLAMENTO TOTALE DELLE RSA E DEGLI OSPEDALI e di
>                     chi ci lavora /entra/esce.
>
>                     Quindi l'interruzione del contagio fra Operatori
>                     Sanitari e la gente che
>                     continuava ad affollarsi in ogni dove (ed oggi
>                     solo più al
>                     supermercato... o in coda per esso o la farmacia o
>                     il medico di base...)
>
>                     Sono profondamente deluso sia dal Sistema
>                     (ignorante e corrotto e questa
>                     non è una novità) che dai cosiddetti "esperti" che
>                     si son messi a
>                     litigare su bazzecole... anzichè cercare di
>                     affrontare il problema con
>                     un'unica voce corale.
>
>                     Grazie a Dio per l'avvertimento: il virus è poco
>                     letale, lento a
>                     propagarsi negli organismi e sul territorio,
>                     incapace di superare le
>                     barriere offerte da un sistema immunitario sano
>                     etc.etc.etc....
>
>                     Ora ci sarebbe da pianificare la fase 2, in un
>                     paese disseminato di
>                     cartelli con il limite di 30 e 50km/h.
>
>                     Con al comando persone che hanno come unica
>                     esperienza lavorativa...
>                     l'elezione al ministero.... o la messa in opera di
>                     un sistema telefonico
>                     (VODAFONE INOFFICE) PER CUI MIGLIAIA DI
>                     IMPRENDITORI COME ME HAN PAGATO
>                     PER 2 ANNI LINEE OSTAGGIO DI VODAFONE E NON
>                     FUNZIONANTI... e così bravi
>                     dall'essere riusciti a fare in modo CHE NESSUN
>                     CLASS ACTION NE CAUSA
>                     PERSONALE ARRIVASSE A GIUDIZIO...
>
>                     ....Mentre c'è calcolare IL NUMERO MASSIMO DI
>                     INFRAZIONI (quindi
>                     contatti portatore con persona non immune)
>
>                     che ci si può permettere durante la "riapertura"
>                     per consentire di
>                     creare un'immunità di gruppo nei tempi necessari a
>                     trovare una cura
>                     (meglio che un vaccino!) senza che ci sia una
>                     nuova strage... ma che sia
>                     chiaro: zero contagi è impossibile (a breve medio
>                     termine) per
>                     definizione e forse nemmeno sarebbe la cosa più
>                     utile per la popolazione
>                     NON A RISCHIO !
>
>                     Abbiamo accettato il lock-down per senso civico e
>                     rispetto di chi in
>                     corsia ci è morto (nell'una o nell'altra veste),
>                     ma non siamo più
>                     disposti a sopportare di essere o doverci
>                     sacrificare per una guerra (di
>                     potere ed economica) fra ignoranti che litigano
>                     per spartirsi la torta
>                     (quale che sia)...
>
>                     Chiedo quindi a chi ha tempo e risorse di creare
>                     un modello statistico
>
>                     non importa se basato su dati farlocchi !
>
>                     in grado di dirci:
>
>                     0- una volta isolato tutto il personale sanitario
>                     e loro familiari (gli
>                     deve essere impedito di andare da qualsiasi parte
>                     fuorchè casa-lavoro
>                     con mezzo di trasporto proprio !)
>
>                     1- una volta isolate le persone a rischio (anziani
>                     a casa, RSA,
>                     ospedali, immunodepressi etc... over 60)
>
>                     2- Una volta ridotto il distanziamento sociale da
>                     isolamento totale a
>                     convivenza controllata in ambienti chiusi (e quì
>                     sto lavorando su un
>                     protocollo di controllo e gestione delle persone)
>                     anche in aree chiuse
>                     8non di certo le metrò che DOVREBBERO ESSERE
>                     CHIUSE DA SUBITO !
>
>                     3- quanti contagiatori (più o meno "involontari"
>                     cioè ignari di esserlo)
>                     possono circolare liberamente affinchè
>
>                     - il tasso di nuovi contagiati
>
>                     - nella fascia di persone a rischio CHE NON SI
>                     SONO POTUTE/SAPUTE isolare
>
>                     SIA DI UNA PERCENTUALE "TOT"....
>
>                     Cioè si abbia uno strumento QUANTITATIVO in grado
>                     di vedere come e in
>                     quanto tempo e con quante aperture/chiusure
>
>                     si riuscirà ad arrivare ad una percentuale
>                     "accettabile" diciamo 10,
>                     100, 1000 volte inferiore a quella odierna.
>
>                     SENZA QUESTO MODELLO SI PUO' SOLO APPLICARE IL
>                     BUON SENSO o
>
>                     QUEL CHE DICONO DECRETI ...SCRITTI DA
>                     AZZECCAGARBUGLI...
>
>                     Scusate se non ho peli sulla lingua, direi che non
>                     è proprio il momento
>                     di stare a sindacare sulla forma, nè sul fatto che
>                     i dati sono molto
>                     sporchi...
>
>
>                     -- 
>                     Cordiali saluti
>                     Stefano Maruelli
>
>                     _______________________________________________
>                     Sis mailing list
>                     Sis a stat.unipg.it <mailto:Sis a stat.unipg.it>
>                     http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>
>                 _______________________________________________
>                 Sis mailing list
>                 Sis a stat.unipg.it <mailto:Sis a stat.unipg.it>
>                 http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>
>         _______________________________________________
>         Sis mailing list
>         Sis a stat.unipg.it <mailto:Sis a stat.unipg.it>
>         http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>
>
>
>     -- 
>     /Fabrizia Mealli, PhD
>
>     Professor of Statistics
>     Department of Statistics, Computer Science, Applications "Giuseppe
>     Parenti" - University of Florence
>     http://local.disia.unifi.it/mealli/
>
>     Director of the Florence Center for Data Science
>     http://datascience.unifi.it//
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Ciao
Stefano Maruelli
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