[Forum SIS] Senior Data Scientist e Data Scientist in ISI Torino

Mariagabriella Ottaviani mariagabriella.ottaviani a uniroma1.it
Mer 8 Nov 2017 13:02:11 CET


Cara Monica,
grazie del messaggio gentile. Per la mia esperienza, però, il problema
enorme è che la maggior parte del
materiale che si sta preparando o che si è già  preparato in passato giace
sconosciuto e non utilizzata.
Ci manca un canale di raccordo continuo nella e con la scuola. Ho visto che
la Sapienza ha previsto di creare crediti formativi per
i futuri insegnanti, non ho idea se questa è la strategia anche delle altre
università, ma questo canale mi sembra molto utile.
Se non riusciamo ad intervenire di nuovo nel campo della formazione
insegnanti, non riusciremo mai ad entrare in circolo.

C'è qualcuno disposto a far fare una tesi sui libri di testo utilizzati a
scuola?
Si vedrebbe come autori e  case Editrici hanno recepito le indicazioni
ministeriali di Dati e previsioni. Informazione che sarebbe molto utile

A presto,

Maria Gabriella Ottaviani



Il giorno 8 novembre 2017 03:26, John Taffe <john.taffe at monash.edu> ha
scritto:

> Ciao Gabriella,
>
> spero che vada tutto abbastanza bene per te e per Mario, vostre figlie ed
> I nipotini.
>
> A leggere i soggetti seminari sulla lista SIS, puo' darsi che la Societa'
> non s'interessa molto al lavoro quotidiano degli statistici, neanche di
> quelli che appoggiano la ricerca scientifica. Se e' cosi', non c'e' da
> meravigliarsi che i datori del lavoro data scientist in Italia pensano che
> forse i matematici ed i fisici siano i piu' adatti.
>
> La scuola e' una cosa, ma non si deve guardare anche piu' in alto, e piu'
> in largo?
>
> Gianni
>
> > On 8 Nov 2017, at 2:23 AM, Mariagabriella Ottaviani <
> mariagabriella.ottaviani at uniroma1.it> wrote:
> >
> > Dice molto bene Vito Muggeo di Padova:
> >
> > "purtroppo temo che questa sia l'ennesima manifestazione della mancanza
> di cultura statistica nel nostro paese. E' se questa mancanza -come
> evidenza suggerisce- si riferisce ad una struttura di ricerca che ha come
> elemento peculiare "flow of novel and quantitative social demographics and
> behavioral data", come facciamo a stupirci se poi sono i professori di
> matematica dei licei scientifici a non (ri)conoscere il ruolo della
> Statistica?"
> >
> > Tutto parte dalla  scuola e gli statistici credono che basti avere
> inserito "Dati e previsioni" longitudinalmente in tutto il curriculum
> perché la statistica sia insegnata ed apprezzata. Errore tattico madornale,
> ne ho trovato riscontro alla Scuola estiva UMI-CIIM 2017 sul tema: "La
> matematica come modellizzazione, con particolare riguardo all'insegnamento
> della probabilità e della statistica" . Occorre che gli statistici si
> impegnino nella scuola, anche perché il campo della didattica della
> statistica ha risvolti di "ricerca quantitativa" molto interessanti, basta
> andare nel sito dello IASE e cercare i numeri di SERJ che sono tutti
> on-line. Tra l'altro lo spazio che noi lasciamo libero è occupato da altri,
> proprio quelli che fanno i bandi come quelli segnalati da Eva Riccomagno.
> >
> > Sono ordinario fuori ruolo e non ho mai avuto molto potere accademico
> neppure quando ero attiva, ma spero che queste mie parole servano a far
> capire che abbiamo un ruolo importante da giocarci e che la nostra
> disciplina è, per colpa nostra, poco intesa al di fuori della nostra
> cerchia ristretta.
> >
> > Cari saluti a tutti,
> >
> > M. Gabriella Ottaviani
> > già ordinario di Statistica a Roma "La Sapienza"
> > già direttore di Induzioni
> >
> > _______________________________________________
> > Sis mailing list
> > Sis at stat.unipg.it
> > http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>
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