[Forum SIS] l’Istat che fa sondaggi e quel persistente vizio di screditare la statistica

[Giorgio Tassinari]

Caro Fabio,
penso che la SIS dovrebbe intervenire in merito.
Un caro saluto
Giorgio Tassinari
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Da: sis-bounces a stat.unipg.it [sis-bounces a stat.unipg.it] per conto di Fabio Crescenzi [crescenz a istat.it]
Inviato: domenica 26 aprile 2015 13.20
A: achille lemmi
Cc: sis
Oggetto: Re: [Forum SIS] l’Istat che fa sondaggi e quel persistente vizio di screditare la statistica

Caro Giampiero, cari tutti,
E’ evidente che le mie riflessioni esulano dal colore politico, come anzi è reso molto evidente da quello che ho scritto.
A maggior ragione però, visto che lo feci quando si trattò delle esternazioni di Tremonti, ho sentito il dovere di intervenire oggi.

Concordo appieno con Achille, e lo dico molto chiaramente: affermazioni pubbliche di questo tipo sono in contrasto evidente con qualunque intenzione volta a costruire un clima di fiducia sulla statistica ufficiale.
Scivoloni accidentali ce ne possono essere, è una possibilità che può essere presa in conto, ma la reiterazione non depone a favore, e allora occorrono chiarimenti. I consiglieri forse potrebbero fare meglio il loro mestiere ad esempio consigliando…..
Trovo peraltro grave che due giornalisti di calibro non abbiano trovato nulla da obiettare. Ma non si tratta solo dei media. E la nostra cara società scientifica?
In un paese normale una cosa del genere non sarebbe passata così in sordina

Scusate il fervore...

buona domenica


----- Messaggio originale -----
Da: "achille lemmi" <lemmiachille a virgilio.it>
A: "Fabio Crescenzi" <crescenz a istat.it>
Cc: "sis" <sis a stat.unipg.it>
Inviato: Domenica, 26 aprile 2015 12:51:09
Oggetto: Re: [Forum SIS] l’Istat che fa sondaggi e quel persistente vizio di screditare la statistica

Carissimi Fabio e Giampiero,
nessuno mette in dubbio che i consulenti economici del presidente del consiglio conoscano e quindi apprezzino il lavoro dell’Istat, non potrebbe essere altrimenti; il problema è l'iperpresenzialismo di chi non sa rinunciare alla battuta d’effetto, alla presenza nella comunicazione a qualsiasi costo, in altre parole: meglio dire una fesseria che restare zitti. Questo postula la comunicazione di marketing, altro che literacy e la colpa non è sempre e solo dei giornalisti. Matteo, ha detto una bischerata, punto, anzi due punti come diceva il principe De Curtis in arte Totò e tu, Giampiero, visto che ti dovrebbe ascoltare, faglielo sapere anche a futura memoria.
Con molta amicizia e cordialità



Achille Lemmi



Honorary Fellow
ASESD Tuscan Universities Research Centre “ Camilo Dagum"






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