[Forum SIS] Nota in margine all'indagine on-line sulle preferenze dei Soci SIS in tema di editoria scientifica

Biggeri Luigi biggeri a ds.unifi.it
Sab 12 Dic 2009 11:18:45 CET


Carissimi,
condivido le vostre preoccupazioni e 
considerazioni e sono d'accordo sul fatto ci sia 
la possibilità di trovare altre strade per 
rendere massima la partecipazione di tutti i soci 
SIS (ad esempo anche tenedo conto delle riviste 
che ciascuno legge abitualmente, e così via).
Saluti, Luigi Biggeri

At 13.07 07/12/2009, Sergio Brasini wrote:
>Alla cortese attenzione del Presidente e del Consiglio Direttivo
>della Società Italiana di Statistica
>
>
>
>Cari Colleghi,
>
>l’indagine on-line sulle preferenze dei Soci 
>ordinari in materia di editoria scientifica, 
>realizzata di recente dalla SIS, ci offre 
>l’opportunità di tornare a riflettere su alcuni 
>aspetti ­ a nostro giudizio importanti ­ legati al ranking delle riviste.
>Per articolare al meglio il nostro ragionamento 
>è necessario partire da alcuni punti fermi.
>
>1) Nel giugno scorso il Consiglio Direttivo SIS 
>ha approvato un documento in tema di “Requisiti 
>minimi per l’accesso alle valutazioni 
>comparative dei settori scientifico disciplinari 
>da SECS-S/01 a SECS-S/05”, pubblicato poi sul n. 
>6/7, Anno XXI, di SIS Informazioni. Tale 
>documento nella sua parte iniziale afferma che:
>
>“Ai fini della definizione degli standard minimi 
>per l’accesso alle valutazioni comparative per 
>le fasce si potranno considerare le seguenti tipologie di pubblicazioni:
>- Articoli su rivista;
>- Monografie, capitoli e o altri articoli raccolti in volumi collettanei.
>Per quanto riguarda gli articoli su rivista si 
>considerano, in prima applicazione:
>A) le sole riviste ISI delle seguenti subject categories:
>• per tutti i SSD: Probability and Statistics, 
>Social Sciences: Mathematical Methods;
>• per SECS-S/01 e SECS-S/02: Astronomy & 
>Astrophysics; Computer Science, Artificial 
>Intelligence; Computer Science, Information 
>Systems; Engineering, Electric & Electronics; 
>Water Resources; Business, Finance;
>• per SECS-S/03: Economics; Business; Business, Finance; Management;
>• per SECS-S/04: Demography; Family Studies; 
>Gerontology; Sociology; Public, Environmental & 
>Occupational Health; Social Issues;
>• per SECS-S/05: Social Sciences, 
>Interdisciplinary; Political Science; Public, 
>Environmental & Occupational Health; Health Care 
>Science and Services; Health Policies and 
>Services; Social Issues; Sociology; Education & 
>Educational Research; Mathematics, Interdisciplinary Applications;
>B) la lista predisposta da un’apposita 
>Commissione della SIS e presieduta dal collega Frosini
>(http://dssm.unipa.it/statSoc/?cmd=numero&n=4) 
>riguardante sia l’area statistica che demografica;
>la lista di tutte le riviste ISI senza distinzione di subject categories.
>Si noti che alcune riviste sono presenti sia 
>nella lista A che nella B. Queste riviste devono considerarsi nella fascia A.”
>
>2) Nello stesso documento, in altra parte, viene specificato che:
>
>“la lista delle riviste, degli editori delle 
>monografie, la classificazione di queste, il 
>diverso valore relativo da attribuire a 
>monografie (o a loro capitoli o ad articoli in 
>volumi collettanei) e lavori su rivista e, 
>infine, le soglie proposte sotto devono essere 
>periodicamente riviste e aggiornate 
>(indicativamente ogni due anni) anche 
>consultando la comunità scientifica di riferimento.”
>
>3) A luglio, replicando ad un argomentato 
>commento di Benito V. Frosini apparso sul Forum 
>SIS, il Presidente SIS Maurizio Vichi ha affermato che:
>
>  “(…) è il caso di ricordare che a partire 
> dall’esperienza della Commissione SIS da te 
> presieduta, i Consiglieri Gianluca Cubadda e 
> Nicola Torelli, sono in procinto di proporre 
> una nuova versione del ranking delle riviste, 
> non basata su indici bibliometrici, ma su una 
> indagine diretta, presso i Soci SIS. Sarà 
> quindi possibile definire, in accordo a criteri 
> condivisi, quali riviste includere nelle liste A e B.”
>
>4) In questo quadro va correttamente inserita 
>l’indagine on-line sulle preferenze dei Soci 
>ordinari in materia di editoria scientifica 
>avviata a metà ottobre dalla SIS. Nel testo che 
>introduce e spiega le finalità del questionario, il Presidente SIS afferma che:
>
>“(…) la Società Italiana di Statistica ha deciso 
>di avviare una indagine on-line sulle preferenze 
>dei soci ordinari in materia di editoria 
>scientifica. Il fine dell’indagine è duplice: si 
>desidera infatti conoscere da un lato quali 
>siano le riviste internazionali dove i soci 
>collocano abitualmente la propria produzione, da 
>un altro lato quali siano le riviste di 
>statistica che i soci considerano di maggior 
>prestigio o più utili per i propri campi di ricerca.
>
>Sono state a tal fine formate due liste: la 
>Lista 1 comprende le riviste incluse nelle 
>categorie ISI (Institute for Scientific 
>Information): "Statistics & Probability", 
>"Social Sciences, Mathematical Methods", la 
>Lista 2 comprende le riviste incluse nelle 
>categorie ISI: "Artificial Intelligence", 
>"Astronomy & Astrophisics", "Business", 
>"Business, Finance", "Computer Science", 
>"Demography", "Economics", "Education & 
>Educational Research”; "Engineering, Electric & 
>Electronics", "Epidemiology”, “Health Care 
>Science and Services", "Family Studies", 
>"Gerontology", "Health Policies and Services" 
>"Information Systems", "Management", 
>"Mathematics, Interdisciplinary Applications”, 
>"Political Science", "Social Issues", "Social 
>Sciences, Interdisciplinary", "Social Sciences”, 
>“Mathematical Methods", "Sociology", "Statistics 
>& Probability",  "Water Resources". La Lista 2 è 
>perciò molto più ampia e comprende tutte le 
>riviste in Lista 1, entrambe sono consultabili 
>accedendo ai corrispondenti link.
>
>Ad ogni socio è chiesto di specificare quanti 
>articoli ha pubblicato dal 2005 al 2008 in 
>riviste della Lista 1 e quanti articoli ha 
>pubblicato in riviste della Lista 2 non già 
>presenti in Lista 1. Sono da intendersi esclusi 
>lavori solo accettati per la pubblicazione o in corso di stampa.
>
>Ad ogni socio è chiesto inoltre di stilare due 
>graduatorie delle riviste di statistica, la 
>prima - con riferimento alla Lista 1- 
>riguardante le riviste ritenute di maggior 
>prestigio, la seconda - con riferimento alla 
>Lista 2 - riguardante le riviste ritenute più 
>utili nelle proprie aree di ricerca. Potranno 
>essere indicate, per la prima graduatoria da un 
>minimo di 6 ad un massimo di 15 riviste, per la 
>seconda graduatoria da un minimo di 4 ad un massimo di 10 riviste.”
>
>5) Ad un puntuale riscontro da noi effettuato è 
>risultato che la Lista 1 dell’indagine on-line 
>non è stata formata come indicato nella 
>presentazione della stessa, ma in modo 
>parzialmente diverso. Alle riviste incluse nelle 
>due categorie ISI “Statistics & Probability” e 
>“Social Sciences, Mathematical Methods”, al 
>netto delle duplicazioni, sono state infatti 
>aggiunte anche le riviste ISI non ancora dotate 
>di impact factor e quelle incluse da Theoharakis 
>e Skordia nella survey del lavoro dal titolo 
>“How Do Statisticians Perceive Statistics 
>Journals?” pubblicato nel 2003 su “The American 
>Statistician” (vol. 57, pp. 115-123).
>
>6) I partecipanti all’indagine on-line hanno 
>avuto la possibilità (peraltro non segnalata 
>esplicitamente nella presentazione della stessa, 
>e visibile solo in fase di compilazione del questionario) di:
>
>“indicare anche riviste non presenti in Lista 1, 
>selezionando la voce “altra rivista” dal menù e 
>inserendo il relativo codice ISSN.”
>
>Questa modalità ha certamente consentito a tutti 
>i partecipanti la massima libertà di 
>espressione. Ma è evidente che alcune riviste 
>(32 secondo la nostra ricostruzione), inserite 
>nella Lista 1 senza appartenere alle due 
>categorie ISI “Statistics & Probability” e 
>“Social Sciences, Mathematical Methods”, hanno 
>beneficiato ­ peraltro senza una motivazione 
>chiaramente esplicitata ­ di un vantaggio 
>competitivo nei confronti di tutte le altre che 
>non fanno parte della stessa Lista 1: ricordo 
>“spontaneo” e ricordo “assistito” sono due 
>categorie nettamente distinte tra loro.
>
>
>
>La nostra riflessione guarda ora alla fase 
>successiva, cioè quella che seguirà alla 
>raccolta dei dati dell’indagine on-line. Non 
>nascondiamo la nostra perplessità per il mancato 
>riferimento, nella lettera di presentazione 
>dell’indagine medesima, alle modalità secondo le 
>quali le informazioni raccolte verranno 
>elaborate e sintetizzate. Se davvero vogliamo 
>definire, in accordo a criteri condivisi, quali 
>riviste includere nelle liste A e B del 
>documento SIS sui “Requisiti minimi” in vista di 
>una sua possibile revisione, sarebbe stato 
>opportuno ­ a nostro giudizio ­ chiarire in 
>anticipo quali fossero i criteri in questione. 
>Possiamo immaginare che il Consiglio Direttivo 
>SIS vorrà ripercorrere la strada tracciata dal 
>già citato lavoro di Theoharakis e Skordia, 
>riprendendone i principali indicatori. Sarebbe 
>importante ricevere rassicurazioni al proposito, 
>perché a posteriori qualsiasi strategia di 
>sintesi delle risposte date dai Soci potrebbe 
>prestarsi ad accuse di parzialità e arbitrarietà se non esplicitata ex ante.
>
>Un altro aspetto da considerare, ancora più 
>preliminare alla discussione, è quello del tasso 
>di partecipazione all’indagine on-line. 
>Theoharakis e Skordia documentano nella loro 
>survey un tasso di risposte utili pari al 18,2% 
>dell’intero collettivo in esame. E lasciano aperto il dubbio che:
>
>“However, statisticians that do not believe in 
>ranking journals, may have not participated.”
>
>Prime informazioni ufficiose segnalano un tasso 
>di collaborazione spontanea all’indagine 
>promossa dalla SIS di poco superiore a quello di 
>Theoharakis e Skordia (nell’ordine del 20%). 
>Possiamo ritenere questa situazione 
>soddisfacente e procedere di conseguenza ­ sulla 
>base delle informazioni raccolte ­ alla 
>revisione delle riviste da inserire nelle liste 
>A e B? O non sarebbe meglio cercare di esplorare 
>prima altre strade per rendere massima la 
>partecipazione alla rilevazione da parte di 
>tutti i Soci ordinari, sfruttando eventualmente 
>altri metodi di spedizione e raccolta dei 
>questionari? Sicuramente non mancano nella più 
>recente letteratura in tema di sondaggi e di 
>metodogie per la rilevazione dei dati gli utili 
>riferimenti per approfondire la questione. Solo 
>assicurando il massimo impegno, per far sì che 
>la consultazione abbia il massimo di 
>partecipazione, si potrà ritenere che i 
>risultati esprimeranno il pensiero largamente 
>condiviso all’interno della nostra comunità 
>scientifica e non semplicemente il punto di 
>vista di un gruppo numericamente qualificato ma 
>minoritario. Né è immaginabile ­ a nostro 
>giudizio ­ che le informazioni raccolte 
>subiscano una qualche forma di ponderazione 
>(esplicita o implicita), in sede di costruzione 
>delle elaborazioni di sintesi, a seconda della 
>diversa produttività scientifica del Socio 
>ordinario nel periodo 2005-2008: deve valere 
>anche per la SIS il principio egualitario 
>affermato nella popolare massima “una testa, un voto”!
>
>Ci farebbe molto piacere conoscere il vostro 
>punto di vista nel merito delle questioni che 
>abbiamo trattato. Certi di un gradito riscontro 
>Vi ringraziamo fin d'ora per l'attenzione
>
>Bologna, 7 dicembre 2009.
>
>Sergio Brasini
>Ignazio Drudi
>Carlo Filippucci
>Giorgio Tassinari
>
>Dipartimento di Scienze Statistiche "Paolo Fortunati"
>Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
>
>
>_______________________________________________
>Sis mailing list
>Sis at stat.unipg.it
>http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis




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