[Forum SIS] Nota in margine all'indagine on-line sulle preferenze dei Soci SIS in tema di editoria scientifica

Sergio Brasini sergio.brasini a unibo.it
Lun 7 Dic 2009 13:07:13 CET


Alla cortese attenzione del Presidente e del Consiglio Direttivo
della Società Italiana di Statistica



Cari Colleghi,

l’indagine on-line sulle preferenze dei Soci ordinari in materia di editoria scientifica, realizzata di recente dalla SIS, ci offre l’opportunità di tornare a riflettere su alcuni aspetti – a nostro giudizio importanti – legati al ranking delle riviste. 
Per articolare al meglio il nostro ragionamento è necessario partire da alcuni punti fermi. 

1) Nel giugno scorso il Consiglio Direttivo SIS ha approvato un documento in tema di “Requisiti minimi per l’accesso alle valutazioni comparative dei settori scientifico disciplinari da SECS-S/01 a SECS-S/05”, pubblicato poi sul n. 6/7, Anno XXI, di SIS Informazioni. Tale documento nella sua parte iniziale afferma che: 

“Ai fini della definizione degli standard minimi per l’accesso alle valutazioni comparative per le fasce si potranno considerare le seguenti tipologie di pubblicazioni:
- Articoli su rivista;
- Monografie, capitoli e o altri articoli raccolti in volumi collettanei.
Per quanto riguarda gli articoli su rivista si considerano, in prima applicazione:
A) le sole riviste ISI delle seguenti subject categories:
• per tutti i SSD: Probability and Statistics, Social Sciences: Mathematical Methods;
• per SECS-S/01 e SECS-S/02: Astronomy & Astrophysics; Computer Science, Artificial Intelligence; Computer Science, Information Systems; Engineering, Electric & Electronics; Water Resources; Business, Finance;
• per SECS-S/03: Economics; Business; Business, Finance; Management;
• per SECS-S/04: Demography; Family Studies; Gerontology; Sociology; Public, Environmental & Occupational Health; Social Issues;
• per SECS-S/05: Social Sciences, Interdisciplinary; Political Science; Public, Environmental & Occupational Health; Health Care Science and Services; Health Policies and Services; Social Issues; Sociology; Education & Educational Research; Mathematics, Interdisciplinary Applications;
B) la lista predisposta da un’apposita Commissione della SIS e presieduta dal collega Frosini
(http://dssm.unipa.it/statSoc/?cmd=numero&n=4) riguardante sia l’area statistica che demografica;
la lista di tutte le riviste ISI senza distinzione di subject categories.
Si noti che alcune riviste sono presenti sia nella lista A che nella B. Queste riviste devono considerarsi nella fascia A.”

2) Nello stesso documento, in altra parte, viene specificato che: 

“la lista delle riviste, degli editori delle monografie, la classificazione di queste, il diverso valore relativo da attribuire a monografie (o a loro capitoli o ad articoli in volumi collettanei) e lavori su rivista e, infine, le soglie proposte sotto devono essere periodicamente riviste e aggiornate (indicativamente ogni due anni) anche consultando la comunità scientifica di riferimento.”

3) A luglio, replicando ad un argomentato commento di Benito V. Frosini apparso sul Forum SIS, il Presidente SIS Maurizio Vichi ha affermato che:

 “(…) è il caso di ricordare che a partire dall’esperienza della Commissione SIS da te presieduta, i Consiglieri Gianluca Cubadda e Nicola Torelli, sono in procinto di proporre una nuova versione del ranking delle riviste, non basata su indici bibliometrici, ma su una indagine diretta, presso i Soci SIS. Sarà quindi possibile definire, in accordo a criteri condivisi, quali riviste includere nelle liste A e B.” 

4) In questo quadro va correttamente inserita l’indagine on-line sulle preferenze dei Soci ordinari in materia di editoria scientifica avviata a metà ottobre dalla SIS. Nel testo che introduce e spiega le finalità del questionario, il Presidente SIS afferma che:

“(…) la Società Italiana di Statistica ha deciso di avviare una indagine on-line sulle preferenze dei soci ordinari in materia di editoria scientifica. Il fine dell’indagine è duplice: si desidera infatti conoscere da un lato quali siano le riviste internazionali dove i soci collocano abitualmente la propria produzione, da un altro lato quali siano le riviste di statistica che i soci considerano di maggior prestigio o più utili per i propri campi di ricerca.

Sono state a tal fine formate due liste: la Lista 1 comprende le riviste incluse nelle categorie ISI (Institute for Scientific Information): "Statistics & Probability", "Social Sciences, Mathematical Methods", la Lista 2 comprende le riviste incluse nelle categorie ISI: "Artificial Intelligence", "Astronomy & Astrophisics", "Business", "Business, Finance", "Computer Science", "Demography", "Economics", "Education & Educational Research”; "Engineering, Electric & Electronics", "Epidemiology”, “Health Care Science and Services", "Family Studies", "Gerontology", "Health Policies and Services" "Information Systems", "Management", "Mathematics, Interdisciplinary Applications”, "Political Science", "Social Issues", "Social Sciences, Interdisciplinary", "Social Sciences”, “Mathematical Methods", "Sociology", "Statistics & Probability",  "Water Resources". La Lista 2 è perciò molto più ampia e comprende tutte le riviste in Lista 1, entrambe sono consultabili accedendo ai corrispondenti link.

Ad ogni socio è chiesto di specificare quanti articoli ha pubblicato dal 2005 al 2008 in riviste della Lista 1 e quanti articoli ha pubblicato in riviste della Lista 2 non già presenti in Lista 1. Sono da intendersi esclusi lavori solo accettati per la pubblicazione o in corso di stampa.

Ad ogni socio è chiesto inoltre di stilare due graduatorie delle riviste di statistica, la prima - con riferimento alla Lista 1- riguardante le riviste ritenute di maggior prestigio, la seconda - con riferimento alla Lista 2 - riguardante le riviste ritenute più utili nelle proprie aree di ricerca. Potranno essere indicate, per la prima graduatoria da un minimo di 6 ad un massimo di 15 riviste, per la seconda graduatoria da un minimo di 4 ad un massimo di 10 riviste.”

5) Ad un puntuale riscontro da noi effettuato è risultato che la Lista 1 dell’indagine on-line non è stata formata come indicato nella presentazione della stessa, ma in modo parzialmente diverso. Alle riviste incluse nelle due categorie ISI “Statistics & Probability” e “Social Sciences, Mathematical Methods”, al netto delle duplicazioni, sono state infatti aggiunte anche le riviste ISI non ancora dotate di impact factor e quelle incluse da Theoharakis e Skordia nella survey del lavoro dal titolo “How Do Statisticians Perceive Statistics Journals?” pubblicato nel 2003 su “The American Statistician” (vol. 57, pp. 115-123).

6) I partecipanti all’indagine on-line hanno avuto la possibilità (peraltro non segnalata esplicitamente nella presentazione della stessa, e visibile solo in fase di compilazione del questionario) di:

“indicare anche riviste non presenti in Lista 1, selezionando la voce “altra rivista” dal menù e inserendo il relativo codice ISSN.”

Questa modalità ha certamente consentito a tutti i partecipanti la massima libertà di espressione. Ma è evidente che alcune riviste (32 secondo la nostra ricostruzione), inserite nella Lista 1 senza appartenere alle due categorie ISI “Statistics & Probability” e “Social Sciences, Mathematical Methods”, hanno beneficiato – peraltro senza una motivazione chiaramente esplicitata – di un vantaggio competitivo nei confronti di tutte le altre che non fanno parte della stessa Lista 1: ricordo “spontaneo” e ricordo “assistito” sono due categorie nettamente distinte tra loro.



La nostra riflessione guarda ora alla fase successiva, cioè quella che seguirà alla raccolta dei dati dell’indagine on-line. Non nascondiamo la nostra perplessità per il mancato riferimento, nella lettera di presentazione dell’indagine medesima, alle modalità secondo le quali le informazioni raccolte verranno elaborate e sintetizzate. Se davvero vogliamo definire, in accordo a criteri condivisi, quali riviste includere nelle liste A e B del documento SIS sui “Requisiti minimi” in vista di una sua possibile revisione, sarebbe stato opportuno – a nostro giudizio – chiarire in anticipo quali fossero i criteri in questione. Possiamo immaginare che il Consiglio Direttivo SIS vorrà ripercorrere la strada tracciata dal già citato lavoro di Theoharakis e Skordia, riprendendone i principali indicatori. Sarebbe importante ricevere rassicurazioni al proposito, perché a posteriori qualsiasi strategia di sintesi delle risposte date dai Soci potrebbe prestarsi ad accuse di parzialità e arbitrarietà se non esplicitata ex ante. 

Un altro aspetto da considerare, ancora più preliminare alla discussione, è quello del tasso di partecipazione all’indagine on-line. Theoharakis e Skordia documentano nella loro survey un tasso di risposte utili pari al 18,2% dell’intero collettivo in esame. E lasciano aperto il dubbio che:

“However, statisticians that do not believe in ranking journals, may have not participated.”

Prime informazioni ufficiose segnalano un tasso di collaborazione spontanea all’indagine promossa dalla SIS di poco superiore a quello di Theoharakis e Skordia (nell’ordine del 20%). Possiamo ritenere questa situazione soddisfacente e procedere di conseguenza – sulla base delle informazioni raccolte – alla revisione delle riviste da inserire nelle liste A e B? O non sarebbe meglio cercare di esplorare prima altre strade per rendere massima la partecipazione alla rilevazione da parte di tutti i Soci ordinari, sfruttando eventualmente altri metodi di spedizione e raccolta dei questionari? Sicuramente non mancano nella più recente letteratura in tema di sondaggi e di metodogie per la rilevazione dei dati gli utili riferimenti per approfondire la questione. Solo assicurando il massimo impegno, per far sì che la consultazione abbia il massimo di partecipazione, si potrà ritenere che i risultati esprimeranno il pensiero largamente condiviso all’interno della nostra comunità scientifica e non semplicemente il punto di vista di un gruppo numericamente qualificato ma minoritario. Né è immaginabile – a nostro giudizio – che le informazioni raccolte subiscano una qualche forma di ponderazione (esplicita o implicita), in sede di costruzione delle elaborazioni di sintesi, a seconda della diversa produttività scientifica del Socio ordinario nel periodo 2005-2008: deve valere anche per la SIS il principio egualitario affermato nella popolare massima “una testa, un voto”!

Ci farebbe molto piacere conoscere il vostro punto di vista nel merito delle questioni che abbiamo trattato. Certi di un gradito riscontro Vi ringraziamo fin d'ora per l'attenzione

Bologna, 7 dicembre 2009.

Sergio Brasini
Ignazio Drudi
Carlo Filippucci
Giorgio Tassinari

Dipartimento di Scienze Statistiche "Paolo Fortunati"
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna

 


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