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Re: denominazione A02B



Carissimi,

avendo soltanto stamani visto e letto i messaggi di Mauro Gasparini e
Romano Scozzafava, volevo far presente che, come presidente della SIS, sono
molto sensibile e rispettoso dell'importantissimo ruolo della probabilità.
Proprio per questo, dato i problemi che si dovevano affrontare, avevo
nominato un apposito gruppo di lavoro coordinato da Ludovico Piccinato e
avevo fatto dare molta pubblicità alle decisioni,  come vi ha ben spiegato
Ludovico.
E' ovvio comunque che se la maggior parte degli statistici matematici e dei
probabilisti non condividono la proposta fatta dal gruppo di lavoro
possiamo riconsiderare la questione, sempre che non sia troppo tardi.
In attesa di riscontri, vostro Luigi Biggeri

At 13.30 20/06/99 +0200, Ludovico Piccinato wrote:
>Cari Mauro e Romano,
>non so se la domenica mattina è un giorno migliore: proviamo.
>	Anzitutto la sorpresa è un po' fuori posto: dopo uno specifico invito del
Ministro alle Società scientifiche, durante le vacanze di Natale, la SIS
costitui' un gruppo, da me coordinato, per l'aggiornamento dei settori.
Furono fatte diverse riunioni (tra cui una pubblica e pubblicizzata a
Firenze) e i testi elaborati sono stati diffusi, ormai diversi mesi fa, sui
notiziari a stampa ed elettronici. I tempi erano sembrati strettissimi
all'inizio, ma poi evidentemente le scadenze sono state un po' rallentate,
ed infatti siamo ancora qui a parlarne.
>	Veniamo alla sostanza, sgombrando il campo da dietrologie un po' comiche
(la demografia non c'entra proprio con la faccenda!).
>	E' vero che la tesi presentata (eliminazione di "statistica matematica"
dal titolo di A02B, ma non dall'elenco degli insegnamenti) e' stata
approvata nell'ambito (informale) SIS, e poi dal direttivo, ma certamente
l'iniziatore sono stato io e me ne prendo la responsabilità. 
>	Il titolo di un settore deve rappresentare la componente fondamentale,
comune a tutti, e sostanzialmente riconosciuta come tale, non una delle
possibili aree: l'elemento comune, in A02B, è a questo punto solo la
probabilità. Più precisamente: dal punto di vista culturale ritengo
legittimo (anche se non necessariamente auspicabile) che sia così, e
constato che in pratica (malgrado la felice eccezione Gasparini) anche il
comportamento delle commissioni concorsuali, da parecchie tornate, non
privilegia in alcun modo la statistica matematica, né considera la
preparazione in statistica matematica una condizione necessaria per
l'appartenenza al settore. Qual'è dunque il motivo di avere "statistica
matematica" addirittura nel titolo?
>	C'è sicuramente stata una evoluzione, all'interno del settore, che ha
rafforzato la componente più strettamente probabilistica, e mi pare giusto
prenderne atto, anche se alcuni di noi (me incluso) avrebbero preferito uno
sviluppo più articolato. La mia proposta quindi vuole contribuire ad una
caratterizzazione più realistica del settore.In ogni caso non comparire nel
titolo non costituisce, di per sé, una emarginazione (se si diffonde
un'idea del genere, il CUN non riuscirà mai a ridefinire i settori...). 
>	Voglio ricordare infine che esiste un settore S01B esplicitamente
destinato a stabilire un legame tra l'ambiente statistico e l'ambiente
delle Facoltà di Scienze e di Ingegneria; siano le Facoltà a decidere se
sono interessati, per i loro corsi, a docenti che siano fondamentalmente
dei probabilisti o fondamentalmente degli statistici. Resta poi il fatto (e
la proposta SIS conferma questo orientamento) che la statistica matematica
appartiene alla intersezione di settori probabilistici e statistici.
>
>Cordiali saluti, Ludovico.
>
>
>
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Prof. Luigi Biggeri
Dipartimento di  Statistica "G. Parenti"
Universita' di Firenze
Viale Morgagni 59, 50134 - Firenze
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