[Forum SIS] COVID19

Stefano Calza stefano.calza a unibs.it
Lun 23 Mar 2020 17:46:46 CET


No, non viene fatto da tempo ormai. Se sintomatico sta a casa e forse viene
fatto. Altrimenti no. Non nelle zone ad alto stress

Il Lun 23 Mar 2020, 17:38 Giovanni Sebastiani <
giovanni.sebastiani a uniroma1.it> ha scritto:

> Vero, ma sul personale sanitario ammalato il test viene fatto e dalle
> stime sui campioni prima della fine di Febbraio erano in numero
> confrontabile ai portatori sani.
>
> Il lun 23 mar 2020 16:58 Annalisa Cerquetti <annalisa.cerquetti a gmail.com>
> ha scritto:
>
>> tenendo presente pero' che:
>>
>> a) il personale medico e paramedico positivo (da tampone) ma asintomatico
>> ha dovuto continuare a lavorare perche' non c'era chi poteva sostituirlo
>> b) la stragrande maggioranza dei positivi asintomatici (se questi
>> chiamiamo infetti) possono solo supporre di esserlo perche' il tampone
>> (finora) non viene eseguito se non in presenza di sintomi  (esempio, la
>> cassiera del supermarket)
>> c) la finestra tra contagio e sintomi puo' essere di 15/20 giorni
>>
>> A.
>>
>>
>> Annalisa Cerquetti, PhD
>> http://web.mclink.it/MD3012/annalisa.cerquetti/
>> <http://www.memotef.uniroma1.it/users/cerquetti-annalisa>
>>
>>
>> On Mon, Mar 23, 2020 at 3:43 PM Giovanni Sebastiani <
>> giovanni.sebastiani a uniroma1.it> wrote:
>>
>>> Concordo, ma io mi riferivo al settore di occupazione di soggetti che
>>> una volta infettati possano a loro volta infettare molto, e.g. personale
>>> sanitario. Se avessimo dati sulla distribuzione per settore di occupazione
>>> degli infetti nella fascia di eta' lavorativa, forse qualche
>>> indicazione l'avremmo.
>>> A presto,
>>> Giovanni
>>>
>>> Il lun 23 mar 2020 13:51 Annalisa Cerquetti <
>>> annalisa.cerquetti a gmail.com> ha scritto:
>>>
>>>> la mia opinione e' che e' necessario, da parte "nostra", essere
>>>> realisti.
>>>>
>>>> quando chiami l'ambulanza perche' non respiri piu', quando arrivi in
>>>> ospedale con la saturazione che richiede supporto ventilatorio di vario
>>>> grado immediato, e se, come in questo caso, arrivi da solo perche' a nessun
>>>> parente e' consentito accompagnarti, nessuno si mette a fare interviste sul
>>>> "settore di occupazione", sulle patologie pregresse, sui luoghi frequentati
>>>> nei venti giorni precedenti. a mala pena riusciranno a sapere eta' e
>>>> patologie croniche gravi.
>>>>
>>>> a parte che poi per lo piu' si parla di soggeti anziani, gia' in
>>>> comunita' (altro luogo di diffusione del contagio), o comunque non attivi.
>>>>
>>>> la diffusione in ambito ospedaliero e' piu' ambientale che da persona a
>>>> persona, le ambulanze, le lettighe, le stesse TAC, tutto puo' aver
>>>> trasmesso perche' nessuno era preparato ad un virus cosi' contagioso e che
>>>> sopravvive cosi' a lungo nell'aria e sulle superfici.
>>>>
>>>> A.
>>>>
>>>>
>>>> ----
>>>> Annalisa Cerquetti, PhD
>>>> http://web.mclink.it/MD3012/annalisa.cerquetti/
>>>> <http://www.memotef.uniroma1.it/users/cerquetti-annalisa>
>>>>
>>>>
>>>> On Mon, Mar 23, 2020 at 1:11 PM Giovanni Sebastiani <
>>>> giovanni.sebastiani a uniroma1.it> wrote:
>>>>
>>>>> questo concorda con quanto mi diceva il prof. Palu', virologo, durante
>>>>> un'intervista a La Stampa.
>>>>> lui sosteneva che la diffusione di questo virus e' soprattutto di tipo
>>>>> nosocomiale. A supporto di questa tesi, forniva il dato sulla mortalita' in
>>>>> Lombardia, dove l'ospedalizzazione e' attorno al 60% confrontato con quella
>>>>> del Veneto, molto piu' bassa, dove l'ospedalizzazione era del 30%. Sarebbe
>>>>> utile, in relazione alla verifica di questa ipotesi, ma anche in generale,
>>>>> sapere la distribuzione a vari tempi dei contagiati rispetto al settore di
>>>>> occupazione. questo potrebbe fornire evidenza a supporto dell'ipotesi che
>>>>> il personale sanitario abbia giocato un ruolo primario, in una qualche
>>>>> fase, nel processo di diffusione.
>>>>> a presto,
>>>>> Giovanni
>>>>>
>>>>> Il giorno lun 23 mar 2020 alle ore 12:54 Annalisa Cerquetti <
>>>>> annalisa.cerquetti a gmail.com> ha scritto:
>>>>>
>>>>>> Purtroppo, come e' evidente dalle notizie che arrivano dall'area piu'
>>>>>> colpita, il contagio si e' diffuso anche, o forse chissa, soprattutto nelle
>>>>>> strutture ospedaliere.
>>>>>> Qui alcuni medici di un ospedale di Bergamo fanno un quadro
>>>>>> drammatico di cio' che si e', e si sta verificando.
>>>>>> Temo che i modelli statistici possano fare ben poco con queste
>>>>>> premesse.
>>>>>>
>>>>>> https://catalyst.nejm.org/doi/full/10.1056/CAT.20.0080
>>>>>>
>>>>>> AC
>>>>>> ---
>>>>>> Annalisa Cerquetti, PhD
>>>>>> http://web.mclink.it/MD3012/annalisa.cerquetti/
>>>>>> <http://www.memotef.uniroma1.it/users/cerquetti-annalisa>
>>>>>>
>>>>>>
>>>>>> On Mon, Mar 23, 2020 at 9:22 AM Pattaro Cristian <
>>>>>> Cristian.Pattaro a eurac.edu> wrote:
>>>>>>
>>>>>>> Buongiorno,
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Congratulandomi per la discussione che si è aperta nel forum SIS,
>>>>>>> vorrei sollevare un altro tema sul quale gli statistici potrebbero avere
>>>>>>> impatto immediato, ma non so se esistano modelli in tal senso: mi riferisco
>>>>>>> all’ambito della ricerca operativa (programmazione lineare).
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Oltre alla modellazione dei dati, un problema urgente è il
>>>>>>> contenimento dei casi, in una situazione ormai a macchia di leopardo, con
>>>>>>> un 50% di casi non-diagnosticati e limitate risorse. Ora che le persone
>>>>>>> sono chiuse in casa e si spostano in modo molto limitato, esistono modelli
>>>>>>> per diluire ancor di più le possibilità di contagio?
>>>>>>>
>>>>>>> Tipicamente, la ricerca operativa si occupa di rendere efficiente un
>>>>>>> network (un aeroporto, un sistema di raccolta rifiuti). Con il virus
>>>>>>> invece, dovremmo ragionare al contrario: rendergli il percorso
>>>>>>> inefficiente, in modo da abbattere il tasso di riproducibilità.
>>>>>>>
>>>>>>> C’è qualche studio in merito?
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Questo problema si riproporrà in modo diverso nel momento in cui si
>>>>>>> inizieranno ad allentare le misure di isolamento.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Cordialmente,
>>>>>>>
>>>>>>> Cristian
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Cristian Pattaro
>>>>>>>
>>>>>>> Group leader biostatistica ed epidemiologia
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Eurac Research
>>>>>>>
>>>>>>> Institute for Biomedicine
>>>>>>>
>>>>>>> Tel +39 0471 055 527
>>>>>>>
>>>>>>> Galvanistraße/Via Galvani 31
>>>>>>>
>>>>>>> 39100 Bozen/Bolzano
>>>>>>>
>>>>>>> www.eurac.edu
>>>>>>>
>>>>>>> cristianpattaro.weebly.com
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> *From:* sis-bounces a stat.unipg.it <sis-bounces a stat.unipg.it> *On
>>>>>>> Behalf Of *Monica Pratesi
>>>>>>> *Sent:* 21 March, 2020 10:08 AM
>>>>>>> *To:* Elena Stanghellini <elena.stanghellini a unipg.it>
>>>>>>> *Cc:* sis a stat.unipg.it
>>>>>>> *Subject:* Re: [Forum SIS] COVID19
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Cara Elena,
>>>>>>>
>>>>>>> grazie della tua lettera. Come forse sai la Società ha scritto una
>>>>>>> lettera al Presidente ISS, Silvio Brusaferro. La  puoi trovare sul sito
>>>>>>> della Società.
>>>>>>>
>>>>>>> Ancora non abbiamo risposta.
>>>>>>>
>>>>>>> Certo che insisteremo.
>>>>>>>
>>>>>>> Le indagini che tu proponi non sono solo utili, ma doverose per
>>>>>>> diffondere informazioni più circostanziate sul contagio.
>>>>>>>
>>>>>>> I problemi di attuazione sono molti: rilevatori, modalità di
>>>>>>> contatto, costi (tamponi), gestione della privacy, eterogeneità delle
>>>>>>> situazioni regionali e soprattutto tempestività e organizzazione...arco
>>>>>>> temporale stretto.
>>>>>>>
>>>>>>> Dati dalla telefonia mobile e da archivi amministrativi e sanitari
>>>>>>> potrebbero aiutare.
>>>>>>>
>>>>>>> Passare dalla teoria alla pratica utile non sarebbe impossibile
>>>>>>> anche se in questo momento, a mio parere, la priorità è investire nella
>>>>>>> cura dei malati.
>>>>>>>
>>>>>>> La Società ha rappresentato la sua disponibilità a Brusaferro, lo
>>>>>>> farà anche presso la protezione civile.
>>>>>>>
>>>>>>> Hai ragione quello che ognuno di noi sa fare va messo al servizio di
>>>>>>> tutti. Secondo me sempre, ora più che mai.
>>>>>>>
>>>>>>> Un abbraccio, Monica
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Ottieni BlueMail per Android <http://www.bluemail.me/r?b=15726>
>>>>>>>
>>>>>>> Il giorno 21 mar 2020, alle ore 09:16, Elena Stanghellini <
>>>>>>> elena.stanghellini a unipg.it> ha scritto:
>>>>>>>
>>>>>>> Cari soci
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Innanzi tutto grazie a Paolo Giudici e agli altri per avere iniziato
>>>>>>> questo interessante forum di condivisione. Il mio contributo vuole essere
>>>>>>> un po’ diverso. Mi chiedo se non abbia senso come Società Italiana di
>>>>>>> Statistica fare un comunicato alla Protezione Civile contenente indicazioni
>>>>>>> sui dati statistici che secondo noi sono necessari per integrare le
>>>>>>> informazioni mancanti necessarie per effettuare previsioni più precise
>>>>>>> sull’evoluzione del fenomeno.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Ad esempio: nessuno (mi pare) ha pensato di fare un’indagine
>>>>>>> campionaria per sapere la percentuale di contagiati nella popolazione (e di
>>>>>>> conseguenza il tasso di undercount). Né, mi pare, che sia stata messa a
>>>>>>> disposizione degli statistici l’informazione di quanti tamponati non
>>>>>>> risultano positivi attraverso il metodo di indagine seguito fino ad ora,
>>>>>>> che somiglia un po’ ad un campionamento a valanga. Si può ad esempio
>>>>>>> suggerire di passare queste informazioni? O, forse, si può chiedere
>>>>>>> un’indagine campionaria sulla popolazione di Milano (di ad esempio 1000
>>>>>>> tamponi?) per capire quanti siano ad oggi i contagiati? Questo, e altre
>>>>>>> cose analoghe, aiuterebbero a capire meglio alcuni dei parametri
>>>>>>> epidemiologici su cui si discute tanto e di conseguenza fare delle
>>>>>>> previsioni.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Sicuramente vi sono anche altri suggerimenti, fattibili, non
>>>>>>> costosi, che solo noi statistici possiamo dare, perché derivanti da
>>>>>>> conoscenze che sono unico appannaggio della nostra disciplina. Potrebbe
>>>>>>> essere un contributo utile al Paese e, perché no, alla comunità degli
>>>>>>> statistici in genere.
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Vi ringrazio dell’attenzione e mi auguro che questa email possa
>>>>>>> aprire un dibattito anche in questa direzione. Cari saluti, Elena
>>>>>>>
>>>>>>> **************************************
>>>>>>>
>>>>>>> Elena Stanghellini, Ph.D.
>>>>>>>
>>>>>>> Full Professor of Statistics
>>>>>>>
>>>>>>> Università degli Studi di Perugia
>>>>>>>
>>>>>>> www.stat.unipg.it/stanghellini
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Dipartimento di Economia
>>>>>>>
>>>>>>> Via Pascoli, 1 06100 Perugia
>>>>>>>
>>>>>>> Tel: +39 075 585 5228
>>>>>>>
>>>>>>> Fax: + 39 075 585 5950
>>>>>>>
>>>>>>> **************************************
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> ------------------------------
>>>>>>>
>>>>>>>
>>>>>>> Sis mailing list
>>>>>>> Sis a stat.unipg.it
>>>>>>> http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
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