[Forum SIS] COVID19

Giovanni Sebastiani giovanni.sebastiani a uniroma1.it
Lun 23 Mar 2020 15:43:43 CET


Concordo, ma io mi riferivo al settore di occupazione di soggetti che una
volta infettati possano a loro volta infettare molto, e.g. personale
sanitario. Se avessimo dati sulla distribuzione per settore di occupazione
degli infetti nella fascia di eta' lavorativa, forse qualche indicazione
l'avremmo.
A presto,
Giovanni

Il lun 23 mar 2020 13:51 Annalisa Cerquetti <annalisa.cerquetti at gmail.com>
ha scritto:

> la mia opinione e' che e' necessario, da parte "nostra", essere realisti.
>
> quando chiami l'ambulanza perche' non respiri piu', quando arrivi in
> ospedale con la saturazione che richiede supporto ventilatorio di vario
> grado immediato, e se, come in questo caso, arrivi da solo perche' a nessun
> parente e' consentito accompagnarti, nessuno si mette a fare interviste sul
> "settore di occupazione", sulle patologie pregresse, sui luoghi frequentati
> nei venti giorni precedenti. a mala pena riusciranno a sapere eta' e
> patologie croniche gravi.
>
> a parte che poi per lo piu' si parla di soggeti anziani, gia' in comunita'
> (altro luogo di diffusione del contagio), o comunque non attivi.
>
> la diffusione in ambito ospedaliero e' piu' ambientale che da persona a
> persona, le ambulanze, le lettighe, le stesse TAC, tutto puo' aver
> trasmesso perche' nessuno era preparato ad un virus cosi' contagioso e che
> sopravvive cosi' a lungo nell'aria e sulle superfici.
>
> A.
>
>
> ----
> Annalisa Cerquetti, PhD
> http://web.mclink.it/MD3012/annalisa.cerquetti/
> <http://www.memotef.uniroma1.it/users/cerquetti-annalisa>
>
>
> On Mon, Mar 23, 2020 at 1:11 PM Giovanni Sebastiani <
> giovanni.sebastiani at uniroma1.it> wrote:
>
>> questo concorda con quanto mi diceva il prof. Palu', virologo, durante
>> un'intervista a La Stampa.
>> lui sosteneva che la diffusione di questo virus e' soprattutto di tipo
>> nosocomiale. A supporto di questa tesi, forniva il dato sulla mortalita' in
>> Lombardia, dove l'ospedalizzazione e' attorno al 60% confrontato con quella
>> del Veneto, molto piu' bassa, dove l'ospedalizzazione era del 30%. Sarebbe
>> utile, in relazione alla verifica di questa ipotesi, ma anche in generale,
>> sapere la distribuzione a vari tempi dei contagiati rispetto al settore di
>> occupazione. questo potrebbe fornire evidenza a supporto dell'ipotesi che
>> il personale sanitario abbia giocato un ruolo primario, in una qualche
>> fase, nel processo di diffusione.
>> a presto,
>> Giovanni
>>
>> Il giorno lun 23 mar 2020 alle ore 12:54 Annalisa Cerquetti <
>> annalisa.cerquetti at gmail.com> ha scritto:
>>
>>> Purtroppo, come e' evidente dalle notizie che arrivano dall'area piu'
>>> colpita, il contagio si e' diffuso anche, o forse chissa, soprattutto nelle
>>> strutture ospedaliere.
>>> Qui alcuni medici di un ospedale di Bergamo fanno un quadro drammatico
>>> di cio' che si e', e si sta verificando.
>>> Temo che i modelli statistici possano fare ben poco con queste premesse.
>>>
>>> https://catalyst.nejm.org/doi/full/10.1056/CAT.20.0080
>>>
>>> AC
>>> ---
>>> Annalisa Cerquetti, PhD
>>> http://web.mclink.it/MD3012/annalisa.cerquetti/
>>> <http://www.memotef.uniroma1.it/users/cerquetti-annalisa>
>>>
>>>
>>> On Mon, Mar 23, 2020 at 9:22 AM Pattaro Cristian <
>>> Cristian.Pattaro at eurac.edu> wrote:
>>>
>>>> Buongiorno,
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Congratulandomi per la discussione che si è aperta nel forum SIS,
>>>> vorrei sollevare un altro tema sul quale gli statistici potrebbero avere
>>>> impatto immediato, ma non so se esistano modelli in tal senso: mi riferisco
>>>> all’ambito della ricerca operativa (programmazione lineare).
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Oltre alla modellazione dei dati, un problema urgente è il contenimento
>>>> dei casi, in una situazione ormai a macchia di leopardo, con un 50% di casi
>>>> non-diagnosticati e limitate risorse. Ora che le persone sono chiuse in
>>>> casa e si spostano in modo molto limitato, esistono modelli per diluire
>>>> ancor di più le possibilità di contagio?
>>>>
>>>> Tipicamente, la ricerca operativa si occupa di rendere efficiente un
>>>> network (un aeroporto, un sistema di raccolta rifiuti). Con il virus
>>>> invece, dovremmo ragionare al contrario: rendergli il percorso
>>>> inefficiente, in modo da abbattere il tasso di riproducibilità.
>>>>
>>>> C’è qualche studio in merito?
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Questo problema si riproporrà in modo diverso nel momento in cui si
>>>> inizieranno ad allentare le misure di isolamento.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Cordialmente,
>>>>
>>>> Cristian
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Cristian Pattaro
>>>>
>>>> Group leader biostatistica ed epidemiologia
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Eurac Research
>>>>
>>>> Institute for Biomedicine
>>>>
>>>> Tel +39 0471 055 527
>>>>
>>>> Galvanistraße/Via Galvani 31
>>>>
>>>> 39100 Bozen/Bolzano
>>>>
>>>> www.eurac.edu
>>>>
>>>> cristianpattaro.weebly.com
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> *From:* sis-bounces at stat.unipg.it <sis-bounces at stat.unipg.it> *On
>>>> Behalf Of *Monica Pratesi
>>>> *Sent:* 21 March, 2020 10:08 AM
>>>> *To:* Elena Stanghellini <elena.stanghellini at unipg.it>
>>>> *Cc:* sis at stat.unipg.it
>>>> *Subject:* Re: [Forum SIS] COVID19
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Cara Elena,
>>>>
>>>> grazie della tua lettera. Come forse sai la Società ha scritto una
>>>> lettera al Presidente ISS, Silvio Brusaferro. La  puoi trovare sul sito
>>>> della Società.
>>>>
>>>> Ancora non abbiamo risposta.
>>>>
>>>> Certo che insisteremo.
>>>>
>>>> Le indagini che tu proponi non sono solo utili, ma doverose per
>>>> diffondere informazioni più circostanziate sul contagio.
>>>>
>>>> I problemi di attuazione sono molti: rilevatori, modalità di contatto,
>>>> costi (tamponi), gestione della privacy, eterogeneità delle situazioni
>>>> regionali e soprattutto tempestività e organizzazione...arco temporale
>>>> stretto.
>>>>
>>>> Dati dalla telefonia mobile e da archivi amministrativi e sanitari
>>>> potrebbero aiutare.
>>>>
>>>> Passare dalla teoria alla pratica utile non sarebbe impossibile anche
>>>> se in questo momento, a mio parere, la priorità è investire nella cura dei
>>>> malati.
>>>>
>>>> La Società ha rappresentato la sua disponibilità a Brusaferro, lo farà
>>>> anche presso la protezione civile.
>>>>
>>>> Hai ragione quello che ognuno di noi sa fare va messo al servizio di
>>>> tutti. Secondo me sempre, ora più che mai.
>>>>
>>>> Un abbraccio, Monica
>>>>
>>>>
>>>> Ottieni BlueMail per Android <http://www.bluemail.me/r?b=15726>
>>>>
>>>> Il giorno 21 mar 2020, alle ore 09:16, Elena Stanghellini <
>>>> elena.stanghellini at unipg.it> ha scritto:
>>>>
>>>> Cari soci
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Innanzi tutto grazie a Paolo Giudici e agli altri per avere iniziato
>>>> questo interessante forum di condivisione. Il mio contributo vuole essere
>>>> un po’ diverso. Mi chiedo se non abbia senso come Società Italiana di
>>>> Statistica fare un comunicato alla Protezione Civile contenente indicazioni
>>>> sui dati statistici che secondo noi sono necessari per integrare le
>>>> informazioni mancanti necessarie per effettuare previsioni più precise
>>>> sull’evoluzione del fenomeno.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Ad esempio: nessuno (mi pare) ha pensato di fare un’indagine
>>>> campionaria per sapere la percentuale di contagiati nella popolazione (e di
>>>> conseguenza il tasso di undercount). Né, mi pare, che sia stata messa a
>>>> disposizione degli statistici l’informazione di quanti tamponati non
>>>> risultano positivi attraverso il metodo di indagine seguito fino ad ora,
>>>> che somiglia un po’ ad un campionamento a valanga. Si può ad esempio
>>>> suggerire di passare queste informazioni? O, forse, si può chiedere
>>>> un’indagine campionaria sulla popolazione di Milano (di ad esempio 1000
>>>> tamponi?) per capire quanti siano ad oggi i contagiati? Questo, e altre
>>>> cose analoghe, aiuterebbero a capire meglio alcuni dei parametri
>>>> epidemiologici su cui si discute tanto e di conseguenza fare delle
>>>> previsioni.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Sicuramente vi sono anche altri suggerimenti, fattibili, non costosi,
>>>> che solo noi statistici possiamo dare, perché derivanti da conoscenze che
>>>> sono unico appannaggio della nostra disciplina. Potrebbe essere un
>>>> contributo utile al Paese e, perché no, alla comunità degli statistici in
>>>> genere.
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Vi ringrazio dell’attenzione e mi auguro che questa email possa aprire
>>>> un dibattito anche in questa direzione. Cari saluti, Elena
>>>>
>>>> **************************************
>>>>
>>>> Elena Stanghellini, Ph.D.
>>>>
>>>> Full Professor of Statistics
>>>>
>>>> Università degli Studi di Perugia
>>>>
>>>> www.stat.unipg.it/stanghellini
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> Dipartimento di Economia
>>>>
>>>> Via Pascoli, 1 06100 Perugia
>>>>
>>>> Tel: +39 075 585 5228
>>>>
>>>> Fax: + 39 075 585 5950
>>>>
>>>> **************************************
>>>>
>>>>
>>>>
>>>> ------------------------------
>>>>
>>>>
>>>> Sis mailing list
>>>> Sis at stat.unipg.it
>>>> http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>>>>
>>>> _______________________________________________
>>>> Sis mailing list
>>>> Sis at stat.unipg.it
>>>> http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>>>>
>>> _______________________________________________
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>> intended recipient, please do not read, copy, forward or store it on your
>> computer. If you have received the message in error, please forward it back
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