[Forum SIS] Ieri su Repubblica

Annalisa Cerquetti annalisa.cerquetti a gmail.com
Gio 31 Dic 2020 18:06:28 CET


Ciao Michela,

si', avevo letto il comuncato dell'AIFA, e mi sembra fuorviante pure
quello...
Il senso del mio messaggio infatti era un altro.

Un vaccino non deve/non puo' proteggere dall'infezione in se', cioe' dalla
possibilita' che il virus entri nell'organismo.
Non e' questo lo scopo di un vaccino.

A.



On Thu, Dec 31, 2020 at 5:26 PM Michela Baccini <michela.baccini a unifi.it>
wrote:

> Ciao Annalisa,
> L'Agenzia italiana del farmaco è chiara su questo punto: "Gli studi
> clinici condotti finora hanno permesso di valutare l’efficacia del vaccino
> COVID-19 mRNA BNT162b2 (Comirnaty) sulle forme clinicamente manifeste di
> COVID-19 ed è necessario più tempo per ottenere dati significativi per
> dimostrare se i vaccinati si possono infettare in modo asintomatico e
> contagiare altre persone.  Sebbene sia plausibile che la vaccinazione
> protegga dall’infezione, i vaccinati e le persone che sono in contatto con
> loro devono continuare ad adottare le misure di protezione anti COVID-19".
>
> Lo studio Pfizer e pare anche quello Moderna (uscito 5 ore fa) dimostrano
> che il vaccino protegge dalla malattia COVID19 (intesa come malattia
> sintomatica), ma non è stato verificato che protegga dal contrarre
> l'infezione in forma asintomatica. Ci auguriamo che non sia questo il caso
> ma è molto importante che questo aspetto sia chiaro al grande pubblico
> perché cambia la prospettiva dell'utilità della vaccinazione. Ci si vaccina
> per proteggere noi stessi e si spera che questo serva anche a proteggere
> gli altri. Ma visto che al momento non ci sono evidenze scientifiche su
> questo, si devono comunque adottare misure di protezione. Insomma il
> vaccino non ci libererà dal giogo del distanziamento sociale ancora per un
> po'. Credo che affrontare gli argomenti in modo chiaro e senza alimentare
> la polarizzazione delle posizioni sia il miglior strumento per non generare
> e alimentare diffidenze.
> Tanti auguri di buon anno!
> Michela
>
> Il giorno gio 31 dic 2020 alle ore 16:39 Annalisa Cerquetti <
> annalisa.cerquetti a gmail.com> ha scritto:
>
>> Ma perche' un vaccino dovrebbe proteggere da un'infezione?
>> Non e' una contraddizione in termini?
>>
>> Un vaccino, per quanto sofisticato come quello a mRNA della
>> Pfizer/BioNTech, di fatto "infetta" chi lo riceve, ovvero introduce una
>> versione attenuata, o una porzione, o addirittura come in questo caso, un
>> "messaggio" in grado di produrre una proteina, del virus stesso.
>>
>> Per questo, per il grande pubblico, e soprattutto per convincere gli
>> scettici, temo possa essere fuorviante anche parlare di probabilita' di
>> "infettarsi E ammalarsi".
>> Il punto non e' il rischio di infezione, che in uno studio randomizzato
>> e' ovviamente assunto uguale per vaccinati e non vaccinati, e nella realta'
>> da tutto dipende meno che dall'aver fatto o no il vaccino, ma la capacita'
>> del vaccino, attraverso il suo meccanismo, di "attrezzare" il sistema
>> immunitario a combattere la malattia che il corpo sviluppera' in risposta
>> all'infezione, se questa arrivera'.
>>
>> A.
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>>
>> On Thu, Dec 31, 2020 at 3:07 PM Fabrizia Mealli <fabrizia.mealli a unifi.it>
>> wrote:
>>
>>> Cari tutti,
>>>
>>> Sperando di fare cosa gradita in fondo a questa mail potete trovare la
>>> nota che abbiamo scritto per i nostri studenti di Statistica per fare un
>>> po’ di chiarezza sulle misure di efficacia negli studi sperimentali e in
>>> quelli sui vaccini in particolare.
>>> Una versione più estesa e completa apparirà su Unifi Magazine a breve.
>>> Se siete interessati, contributi dei ricercatori del DISIA si possono
>>> trovare qua:
>>> https://www.disia.unifi.it/vp-269-ricerca-disia-su-covid-19.html
>>>
>>> Un caro saluto e auguri per un 2021 più tranquillo!
>>>
>>> Fabrizia
>>>
>>>
>>>> ================================================
>>>>
>>>> *Misure statistiche per valutare l'efficacia di un vaccino e più in
>>>> generale di un trattamento medico.*
>>>>
>>>> Di seguito, con riferimento alla discussione relativa all'efficacia del
>>>> vaccini Pfizer, riportiamo due punti fondamentali che dovrebbero essere
>>>> sempre ben definiti quando si procede ad un'analisi statistica:
>>>>
>>>> 1) Definire la variabile di risultato: il vaccino è stato valutato in
>>>> base al rischio di ammalarsi di COVID-19, ovvero in base al rischio di
>>>> infezione sintomatica; contrariamente a quanto in modo superficiale è stato
>>>> detto, non è stato valutato in base al rischio di infezione da SARS-CoV-2
>>>> (e nemmeno rispetto al rischio di conseguenze gravi della malattia, come la
>>>> morte). Dunque, facendo riferimento allo studio Pfizer, gli 8 su 17’411
>>>> soggetti vaccinati e i 162 su 17’511 soggetti non vaccinati sono
>>>> individui che si sono infettati E hanno manifestato almeno un sintomo;
>>>> 8/17’411=0,046 % è dunque la stima della probabilità di infettarsi E
>>>> ammalarsi se vaccinati (46 malati ogni 100'000 vaccinati) e
>>>> 162/17’511=0,925 % (925 malati ogni 100'000 non vaccinati) è la stima della
>>>> probabilità di infettarsi E ammalarsi se NON vaccinati. In altre parole,
>>>> gli individui che hanno contratto una forma asintomatica dell'infezione non
>>>> sono conteggiati tra i casi. Dato che essi non entrano nel calcolo delle
>>>> due probabilità, lo studio Pfizer al momento non dà informazione circa la
>>>> probabilità di contrarre l'infezione da SARS-Cov-2, ovvero di contrarla in
>>>> qualsiasi sua forma, inclusa quella asintomatica.
>>>>
>>>> L’importanza del punto (1) sta nel fatto che il vaccino, almeno in base
>>>> alle informazioni fino ad ora pubblicate, non è detto che protegga
>>>> dall’infezione ma solo dallo sviluppo della malattia, ed è per questo che
>>>> le persone vaccinate devono continuare ad utilizzare i dispositivi di
>>>> protezione e osservare regole di distanziamento, per proteggere se stesse e
>>>> gli altri. Si vedano su questo i punti 11 e 31 del vademecum AIFA (
>>>> https://www.aifa.gov.it/domande-e-risposte-su-vaccino-covid-19-comirnaty?fbclid=IwAR02-CnPcjO8IS9A_KOJj5K1SFJO1dcz1lDcE1UYyN7LCPV7iXjIL9bsW7M
>>>> )
>>>>
>>>> 2) Definire l'effetto causale e le misure di efficacia: Come vengono
>>>> confrontate le due probabilità calcolate al punto precedente (che si
>>>> chiamano anche rischi) per produrre una misura di efficacia? Usualmente se
>>>> ne fa il rapporto, stimando il cosiddetto rischio relativo. In questo caso 0,925/0,046
>>>> = 20.11. Significa che una persona NON vaccinata ha una probabilità di
>>>> infettarsi E ammalarsi 20 volte maggiore rispetto ad una persona vaccinata;
>>>> specularmente 0,046/0,925 =0,05 ovvero una persona vaccinata ha un rischio
>>>> di infettarsi E ammalarsi che è solo pari al 5% dello stesso rischio per
>>>> una persona NON vaccinata. Come si arriva al 95% di efficacia di cui
>>>> si parla e quale è il suo significato? Ci si arriva calcolando 100%-5%.
>>>> Questa è la cosiddetta frazione attribuibile di malattia: il 95% delle
>>>> persone che si sarebbero infettate E ammalate se non vaccinate NON si
>>>> ammalano se vaccinate.
>>>>
>>>> Stando a questi numeri, di 100 infezioni sintomatiche, il vaccino ne
>>>> può evitare 95. Di 1’000 ne può evitare 950 e così via. Se rapportiamo
>>>> questi numeri al totale della popolazione, come qualcuno ha fatto, ci
>>>> accorgiamo che i casi sintomatici risparmiati sono una piccola percentuale
>>>> del totale degli individui nella popolazione, ma questo non significa che
>>>> il vaccino sia poco efficace. Dato che i vantaggi in termini assoluti,
>>>> ovvero in termini di numero di casi evitati, dipendono dal profilo di
>>>> rischio COVID-19 della popolazione e dalla diffusione del contagio nella
>>>> popolazione, la messa a punto di un piano vaccinale dovrebbe essere
>>>> valutata con riferimento al contesto specifico.
>>>>
>>>
>>>
>>> Il giorno mar 29 dic 2020 alle ore 19:33 Alessandra Petrucci <
>>> alessandra.petrucci a unifi.it> ha scritto:
>>>
>>>> Car* Tutt*,
>>>>
>>>> per dovere di cronaca riporto la risposta della task force (anche se
>>>> non ci sono statistici almeno per ora) dell'Università di Firenze
>>>>
>>>>
>>>> https://firenze.repubblica.it/cronaca/2020/12/29/news/firenze_contro_il_prof_anti-vax_insorge_l_universita_-280241567/
>>>>
>>>>
>>>> Un saluto,
>>>> Alessandra Petrucci
>>>>
>>>>
>>>> Il giorno mar 29 dic 2020 alle ore 15:59 Annalisa Cerquetti <
>>>> annalisa.cerquetti a gmail.com> ha scritto:
>>>>
>>>>> Cari tutti,
>>>>>
>>>>> solo per segnalare, a proposito di ruolo degli statistici e
>>>>> visibilita' delle nostre competenze, che ieri diversi quotidiani nazionali
>>>>> e relativi siti web hanno dato risalto a questa notizia
>>>>>
>>>>>
>>>>> https://firenze.repubblica.it/cronaca/2020/12/28/news/il_prof_di_intermieristica_io_non_mi_vaccino_-280180171/
>>>>>
>>>>> Un Associato MED45 di Firenze sconfessa su Facebook la correttezza
>>>>> dello studio di Pfizer/BioNTech pubblicato su NEJM che ha dato il via
>>>>> libera alla campagna vaccinale
>>>>>
>>>>> https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa2034577
>>>>>
>>>>> Annalisa
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>>
>>>>> _______________________________________________
>>>>> Sis mailing list
>>>>> Sis a stat.unipg.it
>>>>> http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>>>>>
>>>> _______________________________________________
>>>> Sis mailing list
>>>> Sis a stat.unipg.it
>>>> http://www.stat.unipg.it/mailman/listinfo/sis
>>>>
>>>
>>>
>>> --
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>>
>>> *Fabrizia Mealli, PhDProfessor of StatisticsDepartment of Statistics,
>>> Computer Science, Applications "Giuseppe Parenti" - University of
>>> Florencehttp://local.disia.unifi.it/mealli/
>>> <http://local.disia.unifi.it/mealli/>Director of the Florence Center for
>>> Data Sciencehttp://datascience.unifi.it/ <http://datascience.unifi.it/>*
>>> _______________________________________________
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>>>
>>
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> --
> Michela Baccini
> Dipartimento di Statistica, Informatica, Applicazioni - Università di
> Firenze
> Viale Morgagni 59 50134 Firenze
> email: michela.baccini a unifi.it, michela.baccini a gmail.com
>
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