LINGUA SPAGNOLA [A] (I mod)

– 5 crediti –

 (I semestre)

Prof. Otello Tavoni

Parte generale

Princìpi fondamentali della grammatica. Ortografia, fonetica e sue applicazioni. Avviamento alla comunicazione orale e alla comprensione di testi, con particolare attenzione alle strutture morfosintattiche.

Esercizi di lettura, traduzioni, interpretazione di passi a senso compiuto ed esercitazioni applicate anche ai linguaggi della specializzazione economico–commerciale.

Parte speciale

Profilo storico–geografico della Spagna. La corrispondenza commerciale. Le società mercantili.   Idee generali sul sistema finanziario spagnolo. Titoli di credito (chèque,  letra de cambio,  pagaré).

Traduzione di testi di linguaggio specifico. Perfezionamento delle competenze acquisite con particolare attenzione ai settori linguistici della specializzazione.

Il Corso di Lingua spagnola sarà integrato da esercitazioni presso il laboratorio linguistico; il programma di tali esercitazioni, che saranno svolte dal lettore di madre lingua sarà definito nei contenuti e nel suo calendario con l’inizio delle lezioni di Lingua spagnola.

Programma di esame

Prova scritta:

a)        Dettato di un brano di contenuto economico–commerciale;

b)       Una traduzione dall’italiano allo spagnolo di contenuto economico–commerciale.

Durata delle prove tre ore; è ammesso l’uso di dizionari.

Prova orale:

lo studente dovrà dimostrare una buona conoscenza dei meccanismi morfosintattici, tradurre all’impronta e commentare in lingua i brani proposti dalla Commissione, dovrà inoltre conoscere gli argomenti trattati durante il corso.

L’esame si svolge in lingua spagnola.

Testi consigliati:

N. GARCÍA FERNÁNDEZ – J. SÁNCHEZ LOBATO,  Español 2000, XIII ed., Petrini, Madrid, 1993, +  Cuaderno de ejercicios;

O. TAVONI, Grammatica spagnola (in corso di stampa);

O. TAVONI, Perfil histórico–geográfico de España

(dispense fornite presso l’Istituto);

Las sociedades mercantiles (dispense fornite presso l’istituto);

Ideas generales sobre el sistema financiero español (dispense fornite presso l’Istituto);

LAURA TAM, Dizionario spagnolo–italiano, Diccionario italiano–español, Hoepli, Milano 1997.

Testi alternativi:

R. SECO, Manual de gramática española, Aguilar, Madrid, 1989.

P. VENTRIGLIA, La lingua spagnola viva, I.G.M., Roma, 1978.

B. AGUIRRE – C. H ERNÁNDEZ,  Curso de español comercial, SGEL, Madrid, 1967.

E.M. MARTÍNEZ AMADOR, Dizionario Italiano–Spagnolo, Spagnolo–Italiano, Ediz. Sopena, Barcellona, 1973.

P.S. Gli studenti potranno concordare con il docente lo studio di testi diversi da quelli sopra elencati.

 

 

 

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LINGUA TEDESCA [A] (I mod)

– 5 crediti –

(I semestre)

Prof. Waltrud Gisela Klitzsch (mutuato dalla Facoltà di Scienze Politiche)

Una comune moneta europea: l’Euro. Lettura, traduzione e commento di testi in lingua tedesca riguardanti l’argomento. Presentazione delle nuove monete e banconote. Il materiale linguistico è attinto da articoli giornalistici e da monografie sull’argomento. I testi su cui si basa il corso saranno distribuiti gratuitamente.

Modalità di svolgimento dell’esame:

Il test scritto è costituito da un dettato in lingua tedesca (senza dizionario) e da una versione dal tedesco con l’ausilio di un dizionario. La prova orale verterà sugli argomenti trattati durante il corso e si svolgerà in lingua tedesca. Gli studenti devono dimostrare di sapersi esprimere con proprietà in tedesco sugli argomenti trattati durante il corso.

Possibilità di programmi alternativi:

solo in casi particolari e giustificati.

Testi consigliati:

AA.VV., Aktionsgemeihscchaft Euro Ratgeber Euro, Die 20 wichtigtsen fragen und antworten zun neuen geld, 1999, pp. 80.

J. HANS–ULRICH, Der Kampf um den Euro. Wieriskant ist die Wahrungsunion, Campe, 1998, pp. 383 (è prevista l’esclusione di alcune parti).

J. ROSSLER, Grammatica ragionata della lingua tedesca, Salinaro, 1996

Lettura di 3 saggi e 3 articoli recenti di giornali tedeschi concernenti il tema CE – EURO (fotocopie).

 

 

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MACROECONOMIA [A]

(II semestre)

Prof. Stefano Manzocchi (affidamento)

I soggetti e i mercati –  La moneta – Il modello reddito–spesa – Il modello IS–LM

Le economie aperte– Domanda e offerta aggregata – Il modello AD–AS e l’inflazione – La macroeconomia classica – Inflazione, disavanzo e debito

Testo consigliato

G.RODANO, Lezioni di Macroeconomia, Carocci editore, Roma, 2000.

 

 

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MARKETING [A]

(II semestre)

Prof. Giovanni Peroni

Parte I – L’analisi dei costi e la distribuzione

Cap. I: La distribuzione;

Cap. II: L’analisi dei costi di distribuzione e dei ricavi: generalità.

Parte II – La metodologia dell’analisi dei costi e dei ricavi

Cap. III: L’analisi dinamica dei costi e dei ricavi di distribuzione;

Cap. IV: La ripartizione in funzione dell’attività distributiva aziendale;

Cap. V: L’esecuzione dell’analisi funzionale;

Cap. VI: L’impostazione dell’analisi soggettiva;

Cap. VII: L’esecuzione dell’analisi soggettiva per clienti e per prodotti.

-          Sistema informativo di marketing. Obiettivi, strumenti e metodi per la raccolta e la elaborazione delle informazioni utili alla definizione delle scelte di mercato.

-          Marketing operativo strategico. Analisi dei fattori di marketing mix e modelli decisionali sul prodotto, sulla pubblicità, sui canali di vendita e sul prezzo. Marketing strategico.

Testi consigliati:

G. PERONI, L’analisi dei costi di distribuzione e dei ricavi, G.L.B., Perugia, 1984;

J.J. LAMBIN,  Marketing strategico. Una prospettiva europea, II ed., McGraw–Hill, Milano, 1996.

 

 

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MARKETING AGROALIMENTARE [A]

(I semestre)

Prof. Leandro Frascarelli Gervasi

Parte generale

Caratteri funzionali e gestionali della produzione agricola. Aspetti evolutivi e imprenditoriali. Le politiche commerciali delle macchine ed attrezzature agricole. Il marketing agricolo nelle piccole e medie imprese.

Domanda e offerta dei prodotti agricoli.

Il mercato e la sua struttura (aspetti sull’intermediazione tra produzione e consumo; la fase di concentrazione–distribuzione e trasformazione dei prodotti; i pubblici interventi nel commercio di prodotti agricoli).

Tecniche e politiche di negoziazione del prodotto (la dinamica quali–quantitativa della merce; elementi strategici della negoziazione: aspetti operativi; le politiche di acquisto).

La dinamica dello scambio (commercializzazione–distribuzione; le istituzioni ausiliarie).

Il regolamento del prezzo ed il ruolo del credito mercantile nella commercializzazione dei prodotti agricoli; la funzione logistica nella commercializzazione dei prodotti agricoli.

L’innovazione commerciale. L’associazionismo e sue politiche commerciali: problematiche. Prospettive per le imprese in vista dell’ampliamento dei mercati.

Parte I (istituzionale) – I presupposti tecnico–economici della produzione agricola

La tecnica e i suoi contenuti. – I  presupposti tecnico–economici della produzione agricola. – La compravendita. – Le tecniche di negoziazione. – Vari tipi di negoziazione. – Aspetti operativi della consegna delle merci via terra. – Aspetti operativi della consegna delle merci via mare. – Aspetti operativi del pagamento delle merci. – I più significativi documenti mercantili. – Gli intermediari. – Aspetti operativi dei trasporti marittimi.

Parte II (operativa) – La commercializzazione di alcuni importanti prodotti nei vari settori

Il settore cerealicolo. – Il settore ortofrutticolo. – Il settore vinicolo. – Il settore oleario. – Il settore lattiero caseario

Parte IIILa distribuzione e le istituzioni ausiliarie

La distribuzione alimentare. – Le istituzioni ausiliarie. – Il credito mercantile.

Testi consigliati:

L. FRASCARELLI GERVASI, Lineamenti di tecnica commerciale dei prodotti agricoli, Cafaro, Perugia, 1992;

L. FRASCARELLI GERVASI, L’offerta e le politiche commerciali delle macchine e attrezzature agricole nei paesi in via di sviluppo, Rux, Perugia, 1988;

G. LORENZINI, Gli approvvigionamenti nell’economia delle imprese industriali, Grafica, Perugia, 1974 (cap. IV e cap. V);

C. MERLANI, Il credito mercantile, Giuffrè, Milano, 1964.

Testo consigliato per un’opportuna integrazione:

N. TRIDENTE – V. STASOLLA, Tecnica commerciale, Cacucci, Bari, 1992.

 

 

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MATEMATICA FINANZIARIA I [A]

(II semestre)

Prof. Paola Matrigali

Parte I – Operazioni finanziarie in condizioni di certezza

Grandezze fondamentali della matematica finanziaria. Esempi introduttivi. Definizioni fondamentali. Due tipi fondamentali di titolo obbligazionario.

La legge esponenziale. La funzione esponenziale come legge di equivalenza finanziaria. Tassi e intensità equivalenti in regime esponenziale. Valore di una operazione finanziaria in base alla legge esponenziale. Proprietà funzionali della legge esponenziale. Scomposizione di operazioni finanziarie.

Rendite e piani d’ammortamento. Definizioni preliminari. Valore attuale di rendite a rate costanti. Rendite frazionate. Le operazioni di rendita nell’aspetto dinamico. Il piano d’ammortamento.

Tasso interno di rendimento di un’operazione finanziaria. Il problema del tasso interno. Il caso di pagamenti periodici. Il caso di pagamenti non periodici.

Teoria delle leggi di equivalenza finanziaria. La funzione valore in un contratto a pronti. La funzione valore in un contratto a termine. Fattori di sconto e di capitalizzazione. Tassi e intensità di interesse su orizzonti di scambio finiti. L’intensità istantanea di interesse. Intensità di rendimento a scadenza. Capitalizzazione lineare e capitalizzazione iperbolica. La linearità del valore attuale.

Parte II – Operazioni finanziarie e struttura del mercato

Funzione valore e prezzi di mercato. Le ipotesi caratteristiche del mercato. Titoli a cedola nulla unitari. Titoli a cedola nulla non unitari. Portafogli di TCN con diversa scadenza. Contratti a termine (forward). Tassi impliciti.

La struttura per scadenza di tassi di interesse. Le strutture per scadenza a pronti. Le strutture per scadenza implicite. La struttura su uno scadenzario arbitrario.

Indici temporali e indici di variabilità. Indici temporali di un flusso di pagamenti. Indici di variabilità di un flusso di pagamenti.

La misurazione della struttura per scadenza dei tassi di interesse. Metodi basati sul   tasso interno di rendimento. La misurazione della struttura per scadenza come problema di algebra lineare. Metodi di riduzione dello scadenzario. Metodi basati sulla stima di un modello.

L’evoluzione della struttura per scadenza. Evoluzione della struttura per scadenza in condizioni di certezza. Le ipotesi di aspettativa.

Parte III – Teoria delle decisioni finanziarie in condizioni di incertezza

Elementi di teoria dell’utilità. Operazioni finanziarie rischiose. Le preferenze nell’insieme delle opportunità. Cenni sulla impostazione assiomatica. Il criterio della speranza matematica. Il principio dell’utilità attesa. Proprietà differenziali della funzione di utilità. Alcuni tipi di funzioni di utilità.

Teoria dell’utilità e selezione di portafoglio. L’analisi rischio–rendimento. I modelli media–varianza. Analisi media–varianza di portafogli azionari.

Testo consigliato:

F. MORICONI, Matematica finanziaria, Il Mulino, Bologna, 1994.

 

 

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MATEMATICA FINANZIARIA II (I mod – TEORIA MATEMATICA DEL PORTAFOGLIO FINANZIARIO) [S]

(II semestre)

Prof. Franco Moriconi

1. Selezione di portafogli obbligazionari

Richiami sulle teorie della struttura per scadenza dei tassi di interesse.

L’immunizzazione classica. Copertura di uscita singola.

L’ipotesi di “shift additivi”. Il teorema di Fisher e Weil. La ricerca del tempo ottimo di smobilizzo. Selezione di portafogli immunizzati. Gestione dinamica di portafogli immunizzati.

L’immunizzazione classica.  Copertura di uscite multiple.

Il teorema di Redington. Il teorema generale di immunizzazione per shift additivi. Selezione di portafogli immunizzati.

L’immunizzazione semideterministica a minimo rischio.

Il teorema di immunizzazione a minimo rischio. selezione di portafogli immunizzati a minimo rischio. La gestione del rischio di tasso nei portafogli di intermediazione.

2. Selezione di portafogli azionari e Capital Asset Pricing Model

Richiami sui modelli media–varianza.

Frontiere efficienti e teorema di separazione. La  capital market line. Diversificazione dei portafogli. Rischio sistematico e rischio non sistematico.

Il Capital Asset Pricing Model.

Il portafoglio di mercato. Il beta e la  security market line. Il CAPM come modello mono–indice. Gli stimatori classici. Applicazioni del CAPM. Il CAPM come criterio di valutazione. La verifica empirica del CAPM. L’Arbitrage Pricing Theory come estensione del CAPM.

3. Contratti  forward  e contratti  futures

I contratti forward.

Caratterizzazione dei contratti forward. Prezzi a termine e aspettative. Classificazione degli agenti nel mercato. La relazione tra prezzi a pronti e prezzi a termine, con e senza dividendi. Applicazioni: contratti su coupon bonds; arbitraggi da cash and carry. Cambi a pronti e cambi a termine; parità coperta dei tassi di interesse. La valutazione di titoli denominati in divisa estera.

I contratti futures.

Caratterizzazione dei contratti  futures. Il  daily resettlement. Relazione tra prezzi  forward e prezzi  futures. Prezzi  futures e prezzi a pronti Coperture e speculazioni con contratti futures. Il rapporto di copertura. Futures su indici. BTP  futures. Il BTP  futures sul LIFFE.

4. Le opzioni finanziarie

Generalità sulle opzioni.

Contratti forward e contratti di opzione. Opzioni europee e opzioni americane: caratterizzazione. La relazione di parità put–call. Limitazioni notevoli al prezzo delle opzioni. Le principali tipologie di contratti di opzione. Opzioni implicite:  zero coupon bonds emessi da imprese. Opzioni implicite: investimenti azionari con minimi garantiti.

Introduzione al modello binomiale.

La valutazione delle opzioni: un esempio elementare. Valutazione binomiale: lo schema di mercato uniperiodale. Il portafoglio replicante e le probabilità  risk neutral. Lo schema con due periodi. Valutazione risk neutral e strategia di replica autofinanziante. Il Delta.

Prerequisiti

Un corso base di Matematica Finanziaria, che includa fondamenti di:

teoria dei mercati obbligazionari e della struttura per scadenza dei tassi di interesse

teoria dell’utilità di von Neumann e Morgenstern

analisi media–varianza

Un corso base di Statistica

Fondamenti di calcolo delle Probabilità

Riferimenti bibliografici:

M. DE FELICE – F. MORICONI, La teoria dell’immunizzazione finanziaria. Modelli e strategie, Il Mulino, Bologna, 1991.

Dispense

Per estensioni ed approfondimenti:

T.E. COPELAND – J.F. WESTON, Financial Theory and Corporate Policy, Addison Wesley Pub. Co., Reading, Ma, 1998.

J.C. HULL, Opzioni, Futures e altri derivati, Prentice Hall Inc., Englewood Cliffs, N.J., 1997.

W. SHARPE – J.A. GORDON – J.V. BAILEY, Investments, Prentice Hall Inc., Englewood Cliffs, N.J., 1995.

 

 

 

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MATEMATICA FINANZIARIA II (II mod – MODELLI MATEMATICI PER I MERCATI FINANZIARI) [S]

(II semestre)

Prof. Franco Moriconi

1. Introduzione ai processi stocastici

Generalità sui processi stocastici.

I principali tipi di processo stocastico. La caratterizzazione probabilistica. Processi di Markov. Processi omogenei a incrementi indipendenti. Scommesse eque e martingale.

I processi binomiali.

Lo schema della prove ripetute. La distribuzione di Bernoulli. La variabile di Bernoulli come processo stocastico. Funzioni di guadagno additive. Funzioni gi guadagno moltiplicative. Proprietà asintotiche della distribuzione di Bernoulli. Convergenza di processi binomiali a processi nel tempo continuo. Processi di guadagno moltiplicativi.

Moti Browniani e processi di diffusione.

Il moto Browniano. Il moto Browniano geometrico. L’approccio differenziale alla descrizione della dinamica stocastica. I processi di diffusione e il lemma di Ito. Applicazioni

2. Le opzioni finanziarie

Generalità sulle opzioni

Contratti forward e contratti di opzione. Opzioni europee e opzioni americane: caratterizzazione. La relazione di parità put–call. Limitazioni notevoli al prezzo delle opzioni. Le principali tipologie di contratti di opzione. Opzioni implicite: zero coupon bonds emessi da imprese. Opzioni implicite: investimenti azionari con minimi garantiti.

Il modello binomiale.

La valutazione delle opzioni: un esempio elementare. Valutazione binomiale: lo schema di mercato uniperiodale. Il portafoglio replicante e le probabilità risk neutral Lo schema con due periodi. Valutazione risk neutral e strategia di replica autofinanziante. Le formule di valutazione per put e call europee nello schema multiperiodale. Il Delta. Utilizzazione pratica del modello binomiale. Il modello di Black e Scholes come limite del modello binomiale.

Il modello di Black e Scholes.

Le ipotesi del modello. La dinamica del prezzo. dell’opzione. L’argomentazione di hedging e l’equazione di valutazione. La formula di Black e Scholes per call e put europee. Analisi delle formule di Black e Scholes. La soluzione in forma integrale e la valutazione  risk neutral. Il  Delta hedging. Opzioni su titoli che pagano dividendi: dividendi deterministici. Opzioni su titoli che pagano dividendi: dividend yield deterministico. Opzioni su valuta.

3. Modelli di valutazione per contratti interest rate sensitive

Le ipotesi tipiche dei modelli ad un fattore. La dinamica dei contratti i.r.s. L’argomentazione di  hedging e il prezzo di mercato del rischio. L’equazione di valutazione e la soluzione in forma integrale. L’immunizzazione stocastica. Il modello di Cox, Ingersoll e Ross. Il modello di Vasicek.

4. Principi di immunizzazione stocastica

Rischiosità di contratti i.r.s. e duration stocastica. Il teorema di immunizzazione stocastica. Selezione di portafogli immunizzati.

Prerequisiti

Un corso base di Matematica Finanziaria, che includa fondamenti di:

teoria dei mercati obbligazionari e della struttura per scadenza dei tassi di interesse

teoria dell’utilità di von Neumann e Morgenstern

analisi media–varianza

Un corso base di Statistica

Fondamenti di calcolo delle Probabilità

Un corso di Teoria matematica del portafoglio finanziario

Riferimenti bibliografici:

Dispense

M. DE FELICE – F. MORICONI, La teoria dell’immunizzazione finanziaria. Modelli e strategie, Il Mulino, Bologna, 1991.

Per estensioni ed approfondimenti:

J.C. HULL, Opzioni, Futures e altri derivati, Prentice Hall Inc., Englewood Cliffs, N.J., 1997.

 

 

 

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MATEMATICA GENERALE (I e II Cattedra) [A]

– 9 crediti –

(I semestre)

Prof. Walter Betori (A–L)

Prof. Mauro Pagliacci (M–Z)

Parte propedeutica – La Matematica come metodo e come strumento. Richiami di teoria degli insiemi. Operazioni tra insiemi. Leggi di de Morgan. Funzioni tra insiemi. Funzioni iniettive, suriettive e biiettive. Insiemi di numeri: numeri naturali, interi, razionali e reali. Richiami sull’algebra dei polinomi e sulle equazioni algebriche. Le disequazioni. L’equazione cartesiana della retta e della circonferenza. Grafici di funzioni elementari e loro trasformazioni nel piano: la retta, la parabola e l’iperbole. (Gli argomenti trattati nella parte propedeutica non contribuiscono al computo dei crediti)

Approfondimenti sugli insiemi di numeri – Struttura algebrica e struttura d’ordine di R. Insiemi densi e completi. Estremo superiore ed estremo inferiore. Intorni. Punti di accumulazione. Teorema di Bolzano–Weierstrass. Punti isolati, interni, esterni e di frontiera. Insiemi aperti e chiusi. Non numerabilità di R. Insiemi finiti ed infiniti. Cenni sui numeri complessi.

Funzioni elementari – Funzioni reali di variabile reale. Successioni. Grafico di una funzione. Funzioni pari e dispari. Funzioni limitate. Funzioni composte. Funzione inversa. Funzioni monotòne. Punti di massimo e di minimo. Funzioni convesse e concave. Epigrafico di una funzione. Grafico di traslate di funzioni. Funzioni potenza. Funzioni esponenziali. Funzioni logaritmiche. Funzioni trigonometriche: proprietà e relazioni.

Limiti di funzioni e di successioni. Funzioni continue – Definizione intuitiva di limite. Funzioni continue. Calcolo di limiti. Forme indeterminate. Limiti notevoli. Discontinuità di prima e seconda specie. Discontinuità eliminabile. Teoremi sulle funzioni continue. Teorema di Weierstrass. Teorema degli zeri. Teorema di Darboux. Teorema di punto fisso. Infinitesimi ed infiniti. Principio di sostituzione degli infinitesimi e degli infiniti. Cenni sulle serie numeriche.

Elementi di calcolo differenziale – Definizione di derivata. Derivata destra e derivata sinistra. Significato geometrico. Legami tra continuità e derivabilità. Derivate delle funzioni elementari. Regole di derivazione. Derivata logaritmica. Derivate di ordine superiore al primo. Funzioni differenziabili. Significato geometrico del differenziale. Elasticità di una funzione. Teoremi di Rolle, Lagrange e Cauchy. Teoremi di de l’Hôpital. Formula di Taylor e di Maclaurin con il resto di Peano. Applicazione al calcolo approssimato. Funzioni crescenti e decrescenti. Punti di massimo e di minimo. Funzioni convesse e concave. Punti di flesso. Asintoti. Studio di funzioni.

Cenni sugli Integrali – L’integrazione in R secondo Riemann. Proprietà dell’integrale definito. Teorema del valor medio. Primitive di una funzione. Teorema fondamentale del calcolo integrale e conseguenze. L’integrale indefinito. Integrazione per decomposizione, per sostituzione e per parti. Calcolo di aree.

Algebra lineare – Lo spazio vettoriale Rn. Somma tra vettori. Prodotto di un vettore per uno scalare. Prodotto scalare tra vettori. Vettori linearmente dipendenti e linearmente indipendenti. Matrici. Operazioni tra matrici. Determinante di una matrice quadrata. Proprietà dei determinanti. Caratteristica di una matrice. Sistemi lineari. Sistemi normali e non normali. Teorema di Rouché–Capelli. Sistemi lineari omogenei.

Cenni sulle funzioni di più variabili – Intorni, punti di accumulazione e di frontiera in Rn. Grafico di funzioni di due variabili. Curve di livello. Limiti e continuità per funzioni di più variabili. Derivate parziali e loro significato geometrico. Massimi e minimi liberi e vincolati.

Testi consigliati:

Uno a scelta tra i seguenti testi:

R.A. ADAMS, Calcolo differenziale 1, Casa Editrice Ambrosiana, 1999.

A. GUERRAGGIO, Matematica generale, Bollati Boringhieri, Torino, 1992.

L. PECCATI, S. SALSA, A. SQUELLATI, Matematica per l’Economia e l’Azienda, Egea 1999.

Per la parte propedeutica:

P. BOIERI – G. CHITI, Precorso di matematica, Zanichelli, Bologna, 1994.

 

 

 

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MERCEOLOGIA [A]

(I semestre)

Prof. Fabrizio Balestrieri

La Merceologia nel contesto produttivo, economico e sociale. Scopi e compiti.

Fonti energetiche e ambiente.

Studio tecnico ed economico delle risorse energetiche. Combustibili solidi, liquidi e gassosi. L’energia elettrica. Altre fonti di energia; le innovazioni energetiche.

La politica energetica della Comunità: problematiche attuali e prospettive. Il Piano energetico nazionale.

Il problema ambientale. Economia e ambiente; lo sviluppo sostenibile. Energia e ambiente.

Forme di inquinamento.

Qualità e certificazione di merci di origine industriale

Aspetti tecnico–economici relativi alla produzione, al commercio, ai consumi, alle prospettive di mercato ed alla normativa di alcuni settori produttivi.

Gli alimenti: qualità, alterazioni, metodi di conservazione.

L’industria chimica. Macromolecole: materie plastiche, gomme naturali e sintetiche, fibre tessili naturali, artificiali e sintetiche. Saponi e detergenti; tensioattivi, sostanze complementari.

L’industria metallurgica. Materie prime, processi di produzione, mercato. Rame e alluminio. Siderurgia.

Lo scambio internazionale delle merci

Origine e provenienza delle merci. Nomenclatura e classificazione ai fini dei commercio internazionale; la Tariffa doganale.

Il territorio doganale comunitario. Le politiche comuni: la politica agricola, la politica industriale, i rapporti con i PVS.

I dazi e le dogane. Le operazioni doganali. Le destinazioni doganali. L’organizzazione doganale in Italia.

Testi consigliati:

F. BALESTRIERI, Risorse energetiche e ambiente, Cafaro, Perugia 1996.

F. BALESTRIERI, D. MARINI, Lineamenti di Merceologia doganale

 

 

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METODOLOGIE E DETERMINAZIONI QUANTITATIVE D’AZIENDA [A]

(I semestre)

Prof. Gianfranco Cavazzoni (affidamento)

Parte I – Il bilancio di esercizio e il bilancio consolidato

1.        Il bilancio di esercizio secondo il d. leg.vo 9 aprile 1991, n. 127.

2.        Il conflitto d’interesse intorno alle finalità attribuibili al bilancio di esercizio destinato a pubblicazione.

3.        I criteri di valutazione nella normativa civilistica e fiscale.

4.        La nota integrativa e le relazioni allegate al bilancio di esercizio.

5.        Il bilancio consolidato.

Fonti bibliografiche:

S. TERZANI,  Il bilancio consolidato, IV ed., CEDAM, Padova, 1993.

Parte II – Problemi contabili relativi alle aziende private, alle forme                aziendali    ed alle gestioni speciali

1.        Le operazioni sul capitale delle società.

2.        La cessazione aziendale ed i suoi istituti (cessione, fusione, scissione, scorporo, trasformazione e liquidazione).

Fonti bibliografiche:

F. DEZZANI – P. PISONI – L. PUDDU,  Fusioni, scissioni, trasformazioni e conferimenti. Scritture contabili, Giuffrè, Milano, 1995.

Parte III – La contabilità e il bilancio di esercizio delle imprese bancarie

1.        Il circuito monetario.

2.        La gestione dei vincoli.

3.        La costruzione del modello di gestione.

4.        L’ordinamento contabile delle imprese bancarie.

5.        Le operazioni di banca.

6.        Il bilancio di esercizio secondo il d.lgs. 27 gennaio 1992, n. 87.

Fonti bibliografiche:

G. CAVAZZONI (a cura di),  La contabilità ed il bilancio di esercizio dell’impresa bancaria, Murena, Cortona, 1994.

Dispense presso l’Istituto di Economia e tecnica aziendale.

Parte IV – La determinazione del reddito fiscale d’impresa

1.        Il T.U.I.R. (D.P.R. n. 917/86): artt. 1–79; art. 81; artt. 86 e 87; artt. 105–107; artt. 115 e 116.

Fonti bibliografiche:

D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 – D.P.R. 29 settembre 1973, n. 600, n. 601, n. 602.

Parte V – Le tecniche di controllo della gestione

1.        Le analisi per indici e per flussi.

2.        La pianificazione e la programmazione d’impresa.

3.        Il budget aziendale.

Fonti bibliografiche:

G. CAVAZZONI, Il controllo di gestione, II ed., Giappichelli, Torino, 1992.

 

 

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MICROECONOMIA (I e II mod) [A]

– 10 crediti –

(II semestre)

Prof. Giuseppe Pisauro (I mod)

Prof.  Giorgia Ballarani (II mod)

Microeconomia e teorie della distribuzione del reddito.

L’economia di mercato (Cap. 2).

Formazione dei prezzi nei mercati perfettamente concorrenziali. Teoria dello scambio ed equilibrio su un mercato isolato (Cap. 3, parte A,

esclusa la parte B e le appendici).

Teoria del comportamento del consumatore (Cap. 4).

Teoria della domanda dei beni di consumo (Cap. 5, esclusi i § 5.8, 5.9 e 5.11).

Teoria della produzione (Cap. 7, parte A).

Teoria dei costi di produzione (Cap. 8, parte A, esclusa la parte B e l’appendice).

Strutture di mercato e funzioni di ricavo (Cap. 9).

Impresa e settore industriale in concorrenza perfetta (Cap. 10, esclusi § 10.B.3 e appendice).

Concorrenza monopolistica e monopolio (Cap. 11, esclusi i § 11.B.4, 11.B.5 e 11.B.6).

I mercati oligopolistici: l’approccio classico (Cap. 12).

I mercati oligopolistici: l’approccio strategico (Cap. 13, escluso il §13.4)

La teoria postkeynesiana dell’impresa e il principio del costo pieno (Cap. 14, esclusi i § 14.4, 14.5, 14.6, 14.8, 14.9).

Mercati dei fattori produttivi (Cap. 17, esclusi § A.4, A.8 e parte B)

Testo consigliato:

S. ZAMAGNI, Economia politica. Corso di microeconomia, III ed., NIS, Roma, 1993.

Teoria della distribuzione del reddito. Il problema della distribuzione: teoria classica, marxiana, marginalista, neokeynesiana.

Testo consigliato:

Appunti di teoria della distribuzione, a cura del Dipartimento di Economia (disponibili in Dipartimento).

L’esame comprende una prova scritta e una prova orale. La prova scritta consiste in un test di 10 domande a risposta multipla; per poter accedere alla prova orale è necessario aver ottenuto un risultato non inferiore a 5/10. In caso di esito negativo è consentito ripetere la prova nell’appello successivo. Per poter sostenere la prova è necessario iscriversi entro cinque giorni prima della data dell’appello.

Per la preparazione alla prova scritta lo studente può consultare pubblicazioni specifiche, quali ad esempio: G. MARINI – A. ROSSELLI, Problemi ed esercizi di microeconomia, Giappichelli, Torino.

Per una corretta preparazione dell’esame è indispensabile la conoscenza di alcuni strumenti di analisi matematica. Si raccomanda, pertanto, almeno la preventiva preparazione dell’esame di Matematica generale.

 

 

 

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ORGANIZZAZIONE AZIENDALE [A]

(II semestre)

Prof. Lucio Fabbriciani (affidamento)

Finalità del corso

Fornire agli studenti le conoscenze necessarie per conoscere e apprezzare i problemi di divisione e coordinazione del lavoro nelle aziende che perseguono il profitto mediante la produzione di beni e servizi con la consapevolezza della relatività ideologica delle soluzioni teoriche e di quelle pratiche e delle interdipendenze tra fini aziendali, strutture organizzative e condizioni ambientali esterne.

Obiettivi del corso

Educare alla osservazione e studio dei problemi organizzativi nei contesti ambientali di riferimento; sensibilizzarli sull’importanza delle condizioni estrinseche che influenzano la scelta delle soluzioni; guidarli a distinguere e valorizzare tali conoscenze in base al metodo scientifico che le ha prodotte.

Contenuti del corso

Proposizioni generali

Metodi scientifici, "forme" del sapere e organizzazione tassonomica delle conoscenze.

Strumenti del pensiero: fasi di sviluppo, forme logiche, gradi di razionalità dell’azione.

Verità filosofiche propedeutiche allo studio dei problemi sociologici e aziendali.

Organizzazione e impresa

Azienda e impresa: concetti di base, distinzioni e precisazioni terminologiche.

Meccanismi di coordinamento, parti dell’organizzazione e configurazioni organizzative.

I parametri di progettazione organizzativa, le variabili ambientali e le variabili di contesto.

Organizzazioni e società

Il dilemma (razionalità e felicità) e il fine (servo o padrone) dell’organizzazione.

Teorie (x, y, z) sul personale, fonti e natura del potere, forme di partecipazione.

Cultura d’impresa, strutture organizzative, orientamenti strategici e stili direzionali.

Tendenze e prospettive

Evoluzione delle fonti del diritto del lavoro.

La Partecipazione ragionata: modelli normativi europei

Economia di partecipazione, civiltà del lavoro e lavoro civile.

Testi consigliati:

(parti e paragrafi saranno indicati nel corso delle lezioni)

E. GROSS – A. ETZIONI, Organizzazione e società, Il Mulino, Bologna.

H. MINTZBERG, La progettazione dell’organizzazione aziendale, Il Mulino, Bologna.

L. FABBRICIANI, Partecipazione umana e competitività aziendale, Sperling & Kupfer.

L. FABBRICIANI: dispense di studio.

Autori vari: letture consigliate.

 

 

 

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POLITICA ECONOMICA (I mod – ASPETTI ISTITUZIONALI E POLITICA ECONOMICA) [S]

(II semestre)

Prof. Pierluigi Grasselli

Problemi generali di definizione della Politica Economica, di rapporti tra la Politica Economica e altre discipline, di definizione di alcuni concetti–chiave.

Le principali funzioni dell’intervento pubblico in economia.

Da [1]: Introduzione

Dispense

La teoria normativa della politica economica

Gli obiettivi della politica economica. Ordinamento sociale, preferenze individuali e sociali, individualismo etico e metodologico.  Obiettivi fissi e flessibili.

Gli strumenti della politica economica. Rapporto strumenti–obiettivi.

La teoria quantitativa della politica economica. Modelli analitici e strategici, regola di Tinbergen.

[1]: Cap.9. La teoria normativa della politica economica (par. 9.1, 9.2, 9.2.1, 9.2.2, 9.3, 9.3.1, 9.3.3, 9.3.4, 9.4, 9.5, 9.6, 9.7) Cap.2.Preferenze individuali e preferenze sociali (par. 2.1, 2.2)

Stato e mercato, efficienza ed equità. Il primo Teorema fondamentale dell’Economia del Benessere. I fallimenti macroeconomici del mercato: disoccupazione, inflazione, squilibri della bilancia dei pagamenti, sottosviluppo e politiche corrispondenti.  Le principali teorie macroeconomiche: macroeconomia keynesiana, saldi reali di Patinkin, approccio monetarista, Gurley e Shaw.

[1]: Cap.7.I fallimenti del mercato: aspetti macroeconomici della realtà (par.7.1, 7.2, 7.3, 7.4, 7.5). Cap.8.I fallimenti del mercato: le teorie macroeconomiche (par.8.1, 8.2, 8.3, 8.4, 8.5, 8.6, 8.7)

Modello macroeconomico di base: variante neoclassica e keynesiana, modello IS–LM, modello AD–AS e rappresentazione degli effetti delle politiche di stabilizzazione.

Dispense (Modelli)

Politica fiscale e connessi moltiplicatori con stabilizzatori automatici; fiscal drag; modalità di finanziamento della spesa pubblica, spiazzamento, sostenibilità del debito pubblico.

[1]: Cap.14. Gli obiettivi macroeconomici e la politica fiscale (par.14.1, 14.2, 14.3, 14.4, 14.5, 14.6, 14.7, 14.8)

L’economia monetaria e gli intermediari finanziari. La Banca centrale e la base monetaria. Le banche e i depositi. Il controllo della base monetaria e dell’offerta di moneta.  Obiettivi finali ed organi della politica monetaria.  Modo di operare della politica monetaria: indicatori, obiettivi operativi e obiettivi intermedi. L’efficacia della politica monetaria.

La teoria positiva della politica economica: gruppi d’interesse e cattura del regolatore.  Politici, burocrati e rapporto d’agenzia; asimmetria informativa ed effetti dei contratti incentivanti.  Il modello del ciclo politico–economico. Coesione sociale e perseguimento dell’interesse generale. Il processo di definizione di un intervento pubblico.

[1]: Cap.10. I fallimenti del ‘non mercato’: elementi per una teoria ‘positiva’ della politica economica (par.10.1, 10.2, 10.3, 10.4, 10.5, 10.6)

L’analisi neo–istituzionale: economics, economy e political economy. Funzionamento del mercato, Istituzioni socio–politiche, accettazione sociale del mercato.  Stato sociale keynesiano e riproduzione del sistema capitalistico.

Le analisi della stagflazione: analisi monetarista e analisi di political economy.

Caratteri del neocorporativismo, logica dello scambio politico, tendenze recenti al decentramento. Le principali forme di regolazione dell’economia; il sistema di regolazione nella “Terza Italia”.

Dispense

Gli obiettivi della politica microeconomica.  Accezioni di concorrenza, di mercato, di efficienza, di equità. I problemi fondamentali relativi ai beni pubblici. Esternalità negative e tassazione.  Potere dominante, intese collusive, barriere all’entrata, differenziazione dei prezzi, restrizioni verticali alla concorrenza e blocchi della normativa anti–trust.  Le principali scuole di pensiero in tema di restrizioni alla concorrenza e normativa anti–trust.  Efficienza dinamica e innovazione. Le politiche redistributive.

[1]: Cap.11. La politica microeconomica (par.11.1, 11.2, 11.3, 11.6, 11.7)

Politica dei redditi: golden rule e quote distributive. Politiche dirigistiche, di mercato, istituzionali: il neocorporativismo.  Esperienze di politica dei redditi in Italia.

[1]: Cap.15. La politica dei redditi e dei prezzi (par.15.1, 15.2, 15.3, 15.4, 15.5, 15.6, 15.7, 15.8)

Analisi neoistituzionale delle trasformazioni del sistema produttivo. Caratteristiche e crisi del fordismo. Avvento della specializzazione flessibile. Il neoistituzionalismo economico e sociologico: radice sociale dell’azione, reti sociali, capitale sociale.

Dispense

Sistemi territoriali di produzione e distretti industriali: economie ‘distrettuali’; requisiti cognitivi e processi di apprendimento. Teoria dello sviluppo endogeno e politiche per lo sviluppo locale.

Dispense

Il problema distributivo. Accezioni di etica, morale, giustizia, equità.  Equità e distribuzione del reddito.

Teorie della giustizia: aspetti teleologici, deontologici, oggettivi e soggettivi. Utilitarismo. Teorie dei diritti; la teoria di Nozick. Contrattualismo; la teoria di Rawls e di Gauthier. Convenzionalismo morale. Etica della virtù. La teoria di Sen.

La funzione del benessere sociale: individualismo etico e metodologico, confrontabilità e aggregazione delle preferenze individuali. Le condizioni di efficienza e di equità secondo Pigou.   Il secondo Teorema dell’economia del benessere e il trade–off efficienza–equità.  

La connessione tra etica ed efficienza nel caso di beni pubblici, di informazione asimmetrica, di intensa interazione sociale. Economia pubblica, Economia privata di mercato, Economia civile.

Determinanti, caratteri, prospettive del settore non–profit e del welfare mix.

[1]: Cap.4. ‘Teorie della giustizia’, funzione del benessere e ottimo sociale (par.4.1, 4.2, 4.2.1, 4.2.3., 4.4, 4.6),  Cap.5, Preferenze sociali e istituzioni (par.5.1, 5.2, 5.3, 5.4, 5.6, 5.7, 5.7.1), Cap.11.La politica microeconomica (par.11.7)

Dispense

La politica economica in un sistema aperto: bilancia dei pagamenti, mercato valutario, accezioni di tasso di cambio.

Principali tipologie di sistemi monetari internazionali: gold standard, gold exchange standard, Sistema Monetario Europeo, Unione Monetaria Europea.

Mercati dei capitali: arbitraggi, cross rates, futures ed options, parità dei tassi d’interesse.

Teoria della bilancia dei pagamenti: argomenti del saldo delle partite correnti e dei movimenti dei capitali; meccanismi di riequilibrio automatico dei conti con l’estero. Politiche per il riequilibrio delle partite correnti e dei movimenti di capitale.  Competitività e cambio reale, controllabilità del cambio. Condizioni di Marshall–Lerner,  determinanti del trasferimento della svalutazione sui prezzi, effetto J.

Politiche macroeconomiche in un sistema aperto.  Il modello Mundell–Fleming.  Politiche monetarie e fiscali in cambi fissi e in cambi flessibili.

[1]: Cap.16. Le politiche per la bilancia dei pagamenti (16.1, 16.1.2, 16.2, 16.3, 16.4, 16.5, 16.6, 16.7, 16.8, 16.9, 16.10, 16.11).

Cap.17.Le politiche macroeconomiche in un sistema aperto (17.1, 17.2, 17.3, 17.4, 17.6).

Cap.19.Le istituzioni pubbliche internazionali (19.1, 19.2, 19.3, 19.6, 19.7, 19.8)

La competitività nell’Unione Monetaria Europea.  Le tendenze alla polarizzazione nell’area UME. La collocazione competitiva dell’Italia.

Dispense

La politica monetaria della Banca Centrale Europea e le politiche fiscali nazionali.  Shock simmetrici e asimmetrici nell’UME:  aggiustamenti di mercato e politiche per l’aggiustamento.

L’obiettivo della coesione economica e sociale nell’UME: coesione, concorrenza, armonizzazione, convergenza, integrazione;   sviluppo endogeno e modelli di convergenza.

Politiche strutturali e fondi strutturali nell’UME: obiettivi e principi.

Dispense

La programmazione in Italia: concetti e metodi della programmazione nel secondo dopoguerra.   Fondi comunitari e metodologia programmatoria.  Le tipologie della ‘programmazione negoziata’.

Dispense

La ‘globalizzazione’: caratteristiche, tendenze auto–limitanti, esigenze e problemi di ‘governo globale’.

Dispense

Testi consigliati:

[1] N. ACOCELLA, Fondamenti di politica economica, Carocci, 1999.

Altri testi di consultazione

[2] N. ACOCELLA, Stato, Mercato e Istituzioni, Carocci, 1999.

[3] M. BUTI, A. SAPIR (a cura di), La Politica Economica nell’Unione Economica e Monetaria Europea, Il Mulino, 1999.

[4] B. BENTIVOGLI, S. TRENTO, Economia e politica della concorrenza, NIS, 1995.

Dispense a cura dei docenti.

 

 

 

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