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gsm e bufale



>Corriere della Sera (16 luglio 1999) - Sezione: CRONACHE 
>Allarme sui Gsm «clonati». Tim: impossibile
>Venerdi , 16 luglio 1999 
>CRONACHE 
>
>MILANO - + un tam-tam via fax, per Internet. Fotocopiato e lasciato sulle
>auto in sosta, a Milano come a Roma. Un allarme in poche righe spedito ai 18
>milioni d'abbonati Gsm: «Attenzione! Alcuni truffatori hanno trovato un
>sistema per utilizzare fraudolentemente i vostri telefonini. Vi chiamano sul
>Gsm e si presentano quali provider. Vi domandano di comporre il codice 09#,
>oppure 90#, per verificare il corretto funzionamento dell'apparecchio».
>Segue un perentorio invito: «Non componete questo codice e riattaccate
>immediatamente!». Il motivo? «Queste persone, grazie a tale codice, sono in
>grado di leggere il vostro numero di carta Sim e duplicarlo...». 
>
>L'allarme, in circolazione da qualche giorno, è firmato da un inesistente
>«Ocrb, servizio di polizia giudiziaria internazionale», sigla sconosciuta al
>ministero dell'Interno. Qualcuno però ha finito per crederci: telefonate
>spaventate al 119 della Telecom, e segnalazioni anche alla Questura di
>Milano. Ma alla Tim ritengono inutile un comunicato ufficiale. La faccenda è
>liquidata a voce: «+ solo uno scherzo. Clonare un Gsm è quasi impossibile.
>Bisogna prima rubare i telefonini, coperti da codice. Quindi ci si deve
>impadronire della scheda Sim, abbatterne gli algoritmi di protezione con
>apparecchi speciali. Servono almeno sei ore di lavoro durissimo. Altro che
>codice...». 


Giampiero M. Gallo
						
Visiting Professor
New York University
Dept. of Economics
269 Mercer Street, 7th Floor
New York NY 10003

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gallog@ds.unifi.it

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